(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) I grandi opposti fanno le grandi squadre e da questo punto di vista l’Italia ha una delle pretendenti al trono di regina più importandi: Paola Egonu da Cittadella, che al di là delle immagini di lei che vengono riportate, ne ha una meravigliosamente indelebile: è una fuoriclasse.
Paoletta, come ci piace chiamarla noi, è quello che si dice un talento autentico, un “diamante purissimo” in cui chi ama il volley po’ perdersi a ragione.
Sarà l’attaccante più importante della rassegna iridata? Per giudicarlo non serviranno le cifre dell’intero Mondiale (tante partite alcune ininfluenti e dal risultato scontato dall’allargamento a 24 delle partecipanti), a dare il responso saranno i grandi scontri che per la squadra azzurra arriveranno (salvo impensabili sorprese) dalla seconda fase in poi.
Ma la concorrenza non manca. La più forte arriverà dalla serba Tijana Boskovic, simbolo della Serbia uscente, dalla eclettica cinese dal volto da bambolina Gong Xiangyu, dalle due “giganti” protagoniste della nostra A1: Magdalena Stysiak della Polonia ed Ebrar Karakurt della Turchia. La campionessa olimpica Andre Drews non ruba l’occhio, ma ha un grande rendimento e fa della regolarità la sua arma migliore.
Sotto di loro, ma capaci di attaccare e mettere a terra palloni, ci sono grandi attaccanti, come la coppia di brasiliane Kisy e Lorenne, la canadese Van Ryk, la dominicana Gaila Gonzalez, la thailandese Pimpichaya (solo 178 cm di esplosività). Senza dimenticare vecchie conoscenze del nostro massimo campionato: l’olandese celeste PLak e la croata Samanta Fabris.
Ci sarà di che divertirsi.