(Carlo Lisi per Corriere dello sport) In un Mondiale, esageratamente indirizzato a favore delle padrone di casa, da un calendario che ha permesso all’Olanda di alternare, gare e giornate di riposo, l’Italia ritorna in campo questo pomeriggio alle 17.15 (diretta RaiDue e SkySport) contro l’Argentina, per giocare la terza gara in quattro giorni e con la prospettiva di farlo ancora, 21 ore dopo contro la Cina.
Il sestetto sudamericano non è una squadra di prima fascia, Sylla e compagne hanno la possibilità di conquistare, contro Nizetich&C. la vittoria n.7 del Mondiale e allungare il loro sguardo ai quarti di finale.
Miriam Sylla si è ripresa con importanti prestazioni il suo ruolo di elemento di equilibrio della squadra azzurra che contro il temibile Giappone ha dimostrato di aver digerito subito la battuta di arresto subita con il Brasile
Il ko con il Brasile vi ha messo in apprensione?
“E’ normale. Ogni sconfitta mette un po’ di preoccupazione. Però conosciamo i nostri mezzi. Il Brasile è sempre il Brasile. Una sconfitta si lascia alle spalle. Non era scritto da nessuna parte, con questa formula, che si dovesse arrivare alle fasi decisive con tutte vittorie”.
Sia quando è subentrata entrata con il Brasile, che contro il Giappone si è rivista un’ottima Miriam, soprattutto in difesa, ma anche in attacco e ricezione: ti senti al top della tua condizione?
“Mi sento bene. Il lavoro che ho fatto durante tutta l’estate e che sto continuando a fare, con il nostro preparatore è quello giusto, mi permette di non preoccuparmi troppo delle mie problematiche fisiche e poter mettere la testa al 100 per 100 su quello che faccio in campo”.
Questo è il Mondiale della “sua” maturità sportiva o pensa che in futuro potrà evolversi ancora come atleta?
“Io credo che un atleta non smetta mai di evolversi, di migliorare, di ambire a qualcosa in più. Questo forse sarà l’apice della mia carriera, non lo posso dire,non lo so. Quello che posso fare impegnarmi per cercare di migliorare ancora andando avanti”.
In cosa può crescere ancora l’Italia in questo torneo Mondiale?
“Io credo che la nostra squadra può ancora crescere e migliorare in tante cose, sotto tutti gli aspetti. Come ho già detto siamo atlete di alto livello: non vogliamo mai pensare ed accettare di accontentarci di quello che siamo ora, ma vogliamo ambire a fare qualcosa di meglio e di più. Credo che nel percorso di questo Mondiale molto lungo, sta crescendo in noi qualche cosa che vedremo alla fine.
Quale errore non dovete commettere nella gara con l’Argentina
“Dobbiamo avere continuità e mantenere alta l’attenzione durante tutto l’arco della gara”.
La sconfitta con il Brasile, la vittoria con il Giappone, poi sabato la partita con la Cina una delle tre dovrebbe essere la vostra avversaria nei quarti. Chi vorreste evitare?
“Difficile rispondere. Si tratta di squadre forti, che hanno modi diversi di giocare. Quando le affronteremo nei quarti le avremo già incontrate e ci conosceremo, tra virgolette, leggermente di più. Non è importante chi dovremo affrontare, ma come le affronteremo. Quello che conta è fare bene quello che serve per vincere”.
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