La sua Polonia ha rischiato parecchio contro il Canada, ma alla fine è uscita vincitrice. Stefano Lavarini racconta così la gara che sta lanciando la sua Polonia verso i quarti di finale, un traguardo che soltanto pochi giorni fa sempra difficilissimo da raggiungere
PUBBLICO FANTASTICO – “Dopo il primo buon set, dove siamo stati precisi, abbiamo dato la possibilità all’avversario di mettersi in mostra. Abbiamo perso concentrazione e fiducia. È stato molto difficile rimettersi in gioco, ma alla fine è stato possibile risolvere questi problemi con alcuni buoni scambi. Siamo stati anche aiutati da un pubblico fantastico. Eravamo in più di sei in campo”.
MANCA EQUILIBRIO – “Abbiamo sofferto in questa partita e congratulazioni agli avversari. A questo punto, la cosa più importante era vincere. Abbiamo giocato non uno contro uno, ma due contro due. Dietro di noi c’erano anche grandi tifosi, ma a volte abbiamo giocato anche contro noi stessi… Il Canada ha fatto più progressi di qualsiasi squadra dai tempi della VNL. A volte ci mancava anche la certezza, e qui la posta in gioco è aumentata. Ci manca un tale equilibrio. Dopo la nostra partita con gli Usa, tutti hanno iniziato a parlare dell’incontro con le tedesche, dimenticandosi del Canada, e ora siamo tutti preoccupati della Germania”. del
NELLE NOSTRE MANI – “Quindi dobbiamo renderci conto che abbiamo tutto nelle nostre mani. Dobbiamo imparare una lezione per combattere non solo la pressione che mettiamo su noi stessi, ma anche l’avversario. Capiamo anche che siamo stati fortunati e che questa partita sarebbe potuta finire in modo molto diverso. Siamo stati anche messi sotto pressione dal fatto che pensavamo di dover essere bravi come lo eravamo due giorni fa. Mi piacerebbe che fosse così e credo che ne avevamo già abbastanza nelle mutande e ora torneremo ad essere noi stessi”
UN SORRISO DEL DESTINO – “Ma non sarebbe ridicolo se, alle 23:23 del quarto set, il giudice Joo-Hee Kang della Corea del Sud non fischiasse prematuramente e l’azione non si dovesse ripetere. Era un vero sorriso del destino”.
FACCIO DEL MIO MEGLIO – “Ognuno fa il proprio lavoro nel miglior modo possibile. Chiunque può sbagliare, ma io faccio del mio meglio. Non ho niente da aggiungere. Questi sono momenti stressanti e anche io commetto errori. È stupido commentarlo. La conclusione era che siamo stati in grado di concentrarci e segnare un punto”
Fonte: sportowefakty.wp.pl