Nella conferenza stampa di oggi, coach Stoytchev e capitan Raphael hanno presentato la sfida contro la Sir Safety Susa Perugia, in programma sabato 15 ottobre alle ore 20.30 al PalaBarton. Di seguito le parole dei due protagonisti.
Coach Stoytchev ha esordito così: “Ogni allenamento è importante per preparare al meglio una partita. Ne abbiamo ancora due questa settimana per arrivare pronti all’impegno di sabato. Stiamo lavorando molto sulla parte tattica per saper gestire la partita contro Perugia. La differenza dalla scorsa stagione è che quest’anno abbiamo avuto la possibilità di provare la squadra molto in anticipo. Per la prima volta la squadra è organizzata in maniera diversa e questo dà la possibilità allo staff di lavorare bene con tutto il gruppo. Il percorso è importante a livello di crescita tecnica e mentale. Su quest’ultimo aspetto mi voglio soffermare. Con Piacenza e Trento non ci siamo abbattuti quando abbiamo perso il set, lottando poi fino all’ultimo punto. Dal punto di vista fisico e psicologico la squadra c’è sempre. Questa è una buona base per il futuro. Non dobbiamo illuderci. Le squadre forti sono Perugia, Modena, Milano. Noi siamo una squadra promettente ma con tanto lavoro davanti da fare”.
Poi prosegue analizzando l’avversario: “Risulta difficile trovare un difetto a Perugia. Hanno battitori molto forti come Leon, Semeniuk e Giannelli. Anche a muro hanno grandi interpreti. Oltre a loro cito Russo, Solé e Flavio. Tutti loro vantano grande esperienza in campo, giocano a livello internazionale con successo e sono a abituati a vincere. Di Trento avevo detto che è la squadra con più meccanismi perché si conoscono molto bene. La situazione è simile per Perugia. Hanno cambiato Anderson con Semeniuk, ma con l’idea di rafforzare il meccanismo. Sono le squadre più pronte per affrontare il campionato. Da parte nostra c’è la volontà di lottare, possiamo giocarcela come abbiamo fatto contro Piacenza e Trento. Dobbiamo cercare essere competitivi in ogni situazione”.
Sul caloroso pubblico umbro ha risposto così: “II tifosi di Perugia sono carichi e appassionati, ma educati e gentili. Hanno creato un ambiente molto importante per la pallavolo italiana. Il problema da affrontare, però, non è il pubblico ma la squadra che scenderà in campo”.
Un commento sul tifo di Verona, che sabato scorso ha dato il proprio contributo: “Io personalmente sono riconoscente nei confronti dei nostri tifosi, ma gli obiettivi sono diversi. Voglio arrivare a vedere 6000 persone e convincere la città che siamo qualcosa di importante. Contro Trento il pubblico ci ha aiutato a vincere un punto: Sbertoli aveva pestato durante un servizio e solo il pubblico se n’era accorto, portandomi a chiamare il videocheck e a invertire la decisione dell’arbitro”.
Infine, il coach ha parlato di quanto sia stimolante allenare un gruppo così giovane: “Mi auguro di avere la possibilità di lavorare con loro per altri tre anni. Tanti stanno già cambiando mentalità, obiettivi, lavoro. Quello che serve. Uno sponsor ha detto che in allenamento sembravano ancora più motivati che in partita. Dobbiamo mantenere questo entusiasmo”.
Poi ha preso la parola capitan Raphael: “La parola d’ordine dopo una vittoria come quella di sabato è lavoro. Giorno dopo giorno dobbiamo fare sempre meglio e continuare sulla strada che abbiamo intrapreso. Il gruppo sa benissimo che possiamo migliorare molto, però la cosa più importante è che ci sia la motivazione dentro ognuno di noi. Il gruppo è molto unito, ragiona allo stesso modo, ha degli obiettivi comuni. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Noi ci divertiamo a stare insieme, consapevoli di avere delle responsabilità”.
Sui tifosi ha detto questo: “Sicuramente il nostro pubblico in casa è un giocatore in più. Sentiamo la loro spinta mentre siamo in campo. Questo ci dà un’energia diversa, molta più carica. Se siamo sempre più forti in casa il merito è anche e soprattutto del pubblico. Mi piacerebbe che ci fosse ancora più gente e lavoreremo sicuramente per raggiungere questo obiettivo. Siamo ancora all’inizio, questa squadra ha tanto da lavorare, ma posso dire che si è già creata una chimica molto bella”.
Foto di Serena Campagnola