La Serbia si conferma campione del Mondo. Come quattro anni fa a Yokohama, Boskovic e compagne sono salite sul gradino questa volta guidate da Daniele Santarelli, che ha compiuto un piccolo grande capolavoro ricostruendo attorno all’eccezionale opposto mancino, una squadra capace di vincere nuovamente il titolo iridato.
Per una Serbia che ha dominato il Mondiale dalla prima alla ultima gara (12 vittorie su 12), un Brasile che ha giocato un torneo mostrando grande capacità di lottare e soffrire, riuscendo con il suo organico intercambiabile a giungere all’ultimo atto. Ma come era già accaduto nel 1994, nel 2006 e nel 2010 il sestetto verdeoro ha perduto in finale, confermando l’esistenza di un sortilegio che nega ad una delle nazionali più importanti di salire sul gradino più alto del podio.
Oggi la squadra che Zè Roberto ha guidato con quella maestria che nessuno gli può negare, non aveva più la testa e il fisico per contrastare un sestetto che si muoveva per il campo alla perfezione. Vittoria strameritata.
SERBIA-BRASILE 3-0 (26-24 25-22 25-17)
SERBIA: Drca 6, Boskovic 24, Busa 8, Popovic 7, Lozo 7, Stevanovic 11, Pusic (L). Lazovic. Non entrate: Mirkovic, Mihajlovc, Bjelica, Aleksic , Jeadic (L), Milenkovic. All. Santarelli.
BRASILE: Carol 9, Gabi 9, Lorenne 9, Macris, Carol Gattaz 4, Rosamaria 4. Nyeme (L). Tainara 5, Kisy 1, Pri Daroit, Roberta. Non entrate: Natinha (L), Julia Kudiess, Lorena. All. Zé Roberto.
Arbitri: Collados (Fra) e Rene (Arg).
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