Giovanni Guidetti, intervistato da Gian Luca Pasini per la Gazzetta dello Sport, ha parlato a lungo di Paola Egonu riguardo alla nuova esperienza della ragazza di Cittadella, che, guidata dal tecnico modenese tra pochi giorni inizierà la sua avventura con la maglia del Vakifbank Istanbul
CURIOSO DI POTERLA ALLENARE – “Sono molto contento e onorato che Paola venga a giocare da noi. Ci siamo parlati per poco tempo e non posso dire di conoscerla bene. Ma sono davvero curioso del fatto di poterla allenare, credo che sia una delle più grandi giocatrici del mondo, con mezzi fisici importanti e qualità di primo livello. Uno degli acquisti da Vakif, per intenderci. Sono contento che abbia usato quelle parole nei miei confronti, io cercherò di mettermi a sua disposizione, come faccio con le altre ragazze per riuscire a farla crescere ulteriormente. Credo che sia possibile”
PROBLEMA POPOLARITA’ – “Il problema della popolarità credo che a Istanbul lo abbiamo già affrontato in passato, mi pare che per numero di follower ci sono almeno 3¬4 quattro compagne che le sono davanti. Le raggiungerà anche in questa classifica, ma è per dire che siamo abituati a gestire fenomeni mediatici. La squadra è molto protettiva su questo aspetto. So che Paola non sta passando un periodo facile, purtroppo lo sport è così. Ti portano in alto quando vinci e ti arrivano grandi critiche quando perdi, la posso capire benissimo, sta accadendo anche a me con la Turchia, dopo il Mondiale. Per questo credo che questa esperienza sarà perfetta per lei. Riscoprirà il piacere di fare la spesa o mangiare una pizza con gli amici, senza essere infastidita. Credo che sia il posto giusto per lei. Anche perché questa è una grande famiglia, ovviamente con le proprie regole da rispettare per farne parte, ma anche con la libertà per gestire la sua vita. Sarà una bella sfida umana e professionale e sono molto eccitato di averla finalmente in palestra con noi”.
SI TROVERA’ BENE – “Credo che potrà essere sé stessa, concentrandosi su quello che c’è da fare ¬ chiude Guidetti ¬. La proprietà qui interviene molto di rado, come accade nei grandi club. Questa è una grande squadra che sa anche tutelare i propri atleti. Qui hanno giocato tutte le più grandi. Sono certo che si troverà bene come è accaduto alle altre campionesse in passato”.