Perugia è prima in classifica imbattuta: Kamil Semeniuk è già un punto di forza per il sestetto di Andrea Anastasi. Lo schiacciatore polacco ha raccontato a Valeria Benedetti della Gazzetta dello Sport, il suo impatto con la SuperLega, con i compagni, con l’Italia.
NUOVI COMPAGNI – “La prima volta ero molto emozionato, ora mi trovo già molto a mio agio con i miei compagni di squadra. Per quanto riguarda me, non sono mai soddisfatto delle mie prestazioni, c’è sempre qualcosa da limare. Però sono felice perché con me in campo la squadra ha vinto sempre”.
SIAMO SOLO All’INIZIO – “Sì abbiamo vinto tutte le partite, siamo riusciti a rimanere concentrati e abbiamo conquistato punti importanti in un campionato come la Superlega. Ma siamo solo all’inizio, tutto può succedere, rimaniamo concentrati e aspettiamo il prossimo impegno”.
STESSA PRESSIONE – “La Champions? L’ho vinta due volte, perché non la terza con Perugia? In realtà la pressione è la stessa, sono club che vogliono vincere qualsiasi competizione, non cambia molto per me. Siamo una squadra con grandi giocatori ma le individualità non bastano, dobbiamo diventare un gruppo”.
GIANNELLI GRANDE – “È un grande giocatore, gli piace lavorare e questo lo apprezzo molto. È stato Mvp del Mondiale e ha vinto la medaglia d’oro ma non si monta la testa e cerca di dare il 100% in allenamento e in gara. Sono felice di avere la possibilità di giocare con lui. Abbiamo bisogno di tempo per trovare il ritmo, è normale. Match dopo match si vedono i miglioramenti”.
PRESSIONE MONDIALE – “Non appena si è saputo che il Mondiale sarebbe stato giocato in Polonia tutti hanno cominciato a metterci pressione e a dirci che eravamo favoriti. Ma noi sapevamo che la squadra era cambiata e per noi ogni medaglia era un grande risultato. È ovvio che arrivati in finale volevamo vincere ma onestamente non abbiamo avuto chance: l’Italia è stata migliore in ogni ruolo. Ma siamo contenti della medaglia d’argento”.
Il tecnico Anastasi è stato tanti anni in Polonia. Ti ha aiutato dandoti consigli sul campionato e sulla vita in Italia?
ANDREA ANASTASI – “Sì mi ha aiutato molto all’inizio quando sono arrivato a Perugia. Mi ha spiegato come è la Superlega. Mi conosce dalla PlusLiga (il campionato polacco, ndr) e quindi ci siamo capiti velocemente. In realtà voglio ringraziare lui e tutte le persone che mi stanno aiutando in questo periodo di ambientamento”.
GIOCARE ALL’ESTERO – “Quando ho deciso di venire a Perugia ero preoccupato e all’inizio anche quando sono arrivato. Ma come ho detto tutti mi hanno aiutato e sono pronti a rispondere a tutte le mie domande. È fantastico. Il prossimo obiettivo è imparare l’italiano bene come Plotnytckyi. So che lui è qui da tanti anni ma è importante”.
Foto di Michele Benda