Pallavolo A2 femminile – Lo strapotere fisico porta 3 punti a Montecchio

Non può nulla la 3M Pallavolo Perugia contro lo strapotere fisico e tecnico della Ipag S.lle Ramonda Montecchio, al secondo successo consecutivo dopo il derby con Vicenza. Le biancorosse cadono per 0-3 all’esordio in casa al PalaPellini e dovranno fare i conti con l’infortunio al ginocchio, apparso molto grave, della schiacciatrice Dalla Rosa. Senza storia l’andamento dell’incontro, con Mazzon (MVP con 18 punti) e Angelina (13) ancora sugli scudi, mentre per le padrone di casa solo l’argentina Solinas arriva in doppia cifra. Parla così coach Marangi: “L’infortunio iniziale di Dalla Rosa ci ha sicuramente condizionato. Inutile dire che le prime sensazioni a caldo non sono buone. Patasce, che l’ha sostituita, ha però dato il massimo. Avevamo studiato bene le loro attaccanti di punta, con riferimento a Mazzon e Angelina, ma questo non è servito. Questa categoria è così, nessuno ti regala niente e dobbiamo lottare su ogni palla senza stare a guardare alla forza dell’avversario”. Dispiaciuta per l’infortunio della collega anche Mazzon: “È stato un inizio di partita molto difficile perché si è fatta male una nostra amica e quell’infortunio ci ha colpito tutte profondamente. Poi ci siamo fatte forza l’una con l’altra e ci siamo dette di andare avanti proprio per Francesca Dalla Rosa. Alla fine ho visto tante cose della squadra che mi sono piaciute e mi sono divertita molto. Oggi abbiamo aggiunto un altro tassello del nostro gioco. Spero che continueremo così e miglioreremo ancora”.
3M PALLAVOLO PERUGIA – IPAG S.LLE RAMONDA MONTECCHIO 0-3 (18-25 16-25 18-25)
3M PALLAVOLO PERUGIA: Dalla Rosa, Agbortabi 5, Manig, Salinas 10, Negri 6, Giudici 5, Rota (L), Patasce 7, Traballi. Non entrate: Bosi, Pero. All. Marangi.
IPAG S.LLE RAMONDA MONTECCHIO: Tanase 3, Marconato 8, Bartolucci 2, Angelina 13, Barbazeni 2, Mazzon 21, Maggipinto (L), Cometti 3, Esposito 1, Nardelli, Muraro. Non entrate: Malvicini, Brandi (L). All. Sinibaldi.
ARBITRI: Lanza e Pescatore.

Foto di Roberto Muliere