Tra le diverse note positive in casa Itas Trentino, emerse nella SuperCoppa c’è anche la prova di Gabriele Nelli, un talento caduto nel dimenticatoio che invece ha dimostrato che gli infortuni sono stati superati e la voglia di giocare, attaccare e vincere è tornata prepotente alla ribalta. Intervistato dall’Adige tra l’altro ha dichiarato:
MI SERVIVA IL GRANDE VOLLEY -“Mi serviva una partita così, davvero. Ne ho parlato anche con i compagni, con il coach e anche con mia moglie: avevo bisogno di respirare ancora questa pallavolo di alto livello dopo due anni abbastanza difficili”.
STAGIONI DIFFICILI – “Cose che succedono nella carriera di un atleta: certo che non immaginavo una situazione del genere. Sono andato in Francia e ho trovato un campionato al di sotto delle aspettative. Poi in Russia diciamo che ho avuto una stagione di alti e bassi. Infine i problemi alla schiena che non mi lasciavano in pace: sono stato fermo da fine marzo ad agosto, con in mezzo il “tagliando” di un intervento chirurgico. Per fortuna ora mi sento bene e ho una gran voglia di tornare ad alti livelli con questa squadra”.
BATTUTE VINCENTI – “Per quello ci vuole fortuna. Quando entri per la battuta, hai il braccio freddo e così devi avere la massima concentrazione ma di fatto si può dire che hai una cartuccia e il 50% delle possibilità di fare bene. Se entra magari fai un ace o metti in difficoltà la ricezione avversaria. Se invece la sbagli sai che magari ti prendi qualche fischio. Ma, come dice l’allenatore, bisogna essere sordi a quei fischi o a certe critiche. Dal mio punto di vista, so bene qual è il mio obiettivo e l’obiettivo della squadra. Dunque faccio quanto mi viene richiesto, cercando di dare il massimo”.