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Pallavolo Fipav – Giuseppe Manfredi: “Egonu? Non vedo grossi problemi, ma in nazionale non si esce e si entra a piacimento”

Il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi ha rilasciato una intervista a Paolo De Laurentiis del Corriere dello Sport, in cui sono stati rimarcati tutti i grandi risultati raggiunti a livello tecnico con gli Azzurri tornati campioni del Mondo dopo 24 anni e le Azzurre vincitrici della VNL e sul podio Mondiale, senza dimenticare l’eccezionale en plein con le rappresentative giovanili. Il n.1 della pallavolo italiana ha dato risposte anche su alcuni argomenti che negli ultimi mesi hanno occupato gli spazi dei media: caso Egonu, doppio incarico e vincolo sportivo. Ecco un estratto di quanto pubblicato sul quotidiano sportivo.
AZZURRI CAMPIONI – “Si stava chiudendo un ciclo, bisognava ripartire con uno spirito nuovo. Con De Giorgi ci siamo trovati d’accordo nel costruire qualcosa con obiettivo Parigi 2024, poi i tempi si sono accorciati e abbiamo vinto sia l’Europeo che il Mondiale”
AZZURRE TERZE – “Quel terzo posto è un grande risultato ma forse la vittoria nella Nations League ci ha messo fuori pista: non è scritto da nessuna parte che dobbiamo vincere per forza. Di sicuro, però, la gente si appassiona moltissimo alle partite della Nazionale femminile”.
CASO EGONU – “Paola si presenta da sola, ha l’azzurro cucito addosso. Io non vedo grossi problemi ma a gennaio parlerà con il tecnico e se c’è qualche nodo da sciogliere sarà sciolto. Certo, la Nazionale non è un albergo dove si entra e si esce a piacimento e anche lei deve stare in un contesto in cui il tecnico fa le sue scelte. Lei è importante ma è una delle 14 della Nazionale”.
DE GIORGI E MAZZANTI: “Guideranno le Nazionali a Parigi? Vedremo… Con loro ho un rapporto eccezionale ma non voglio lasciare nulla al caso: tra pochi giorni presenteranno le relazioni tecniche nel consiglio federale. Se gli obiettivi sono comuni nessuno vuole cambiare. Anche Mazzanti, come De Giorgi, porta medaglie”.
DOPPIO INCARICO – “Un `non problema”. Come Federazione una limitazione del genere non la metterei mai. La Lega è un consorzio privato e con un club privato fa quello che vuole. Per la Nazionale ho scelto due ct a tempo pieno perché penso che sia necessaria la loro presenza sul territorio 12 mesi l’anno».
LAVORO SPORTIVO E SVINCOLO – “E’ inutile rimandare. La strada è questa, pensiamo piuttosto a trovare con il Governo le soluzioni più opportune perché dall’oggi al domani un club non pub trovarsi improvvisamente con i costi in crescita e il rischio di perdere tutto il patrimonio dei giocatori… Sul vincolo sportivo c’è comunque una commissione di tesseramento autonoma che pub scioglierlo in qualsiasi momento”

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