(Carlo Lisi per Corriere dello Sport) La notizia era nell’aria dalla fine del campionato del Mondo, ieri è divenuta ufficiale: Giovanni Guidetti non è più il tecnico della nazionale turca. E subito hanno preso corpo le voci che lo vorrebbero prossimo ct delle azzurre, lui che già con il Vakifbank allena Paola Egonu.
Sulla panchina della nazionale di Ankara, Giovanni, grande rampollo di una famiglia di allenatori, ha ottenuto buonissimi risultati, ma non ha mai raggiunto il gradino più alto del podio. Paradosso per un tecnico che in campo continentale con 3 diverse selezioni (Germania 2 volte, Olanda e Turchia) ha raggiunto per ben 4 la finale per l’oro. Turchia che è la sua nuova casa da molti anni da quando nel 2011 fu ingaggiato dal Vakifbank Istanbul con cui ha vinto tutto e di più: 4 Mondiali per club, 5 Champions League, 7 titoli di campione. Turchia in cui si è sposato con una campionessa locale nel 2013, Bahar Toksoy ed è diventato padre di una splendida bambina Alison. E’ stato gratificato anche dal presidente della Repubblica Recep Tayyip Erdoğan che gli ha consegnato per i risultati raggiunti una “carta turchese” che gli dà diritto a lavorare e soggiornare a tempo indeterminato nel Paese che abbraccia due continenti.
La notizia del divorzio, ufficializzata tramite un comunicato stampa dal presidente della Federazione Turca Mehmet Akif Üstündağ, era stata anticipata da alcuni sussurri nella serata di giovedì. Voci che lasciavano intendere che il saluto di Guidetti a Karakurt e compagne sarebbe stato il primo passo verso un possibile approdo del tecnico modenese sulla panchina della nazionale italiana, in sostituzione di Davide Mazzanti.
Infatti intorno alla posizione dell’allenatore che ha guidato l’Italia al doppio oro Europei 2021 e Nations League 2022, ed a due podi Mondiali seconda nel 2018 e terza quest’anno, aleggiano voci che, a dispetto di un contratto firmato sino a Parigi 2024, lo vorrebbero vicino alla separazione con la Federazione Italiana, nonostante soltanto giovedì abbia presentato al Consiglio Federale (insieme agli altri direttori tecnici) una relazione positiva sui risultati di quest’anno delle azzurre con una proiezione sulla stagione 2023, in cui l’Italia ospiterà la rassegna continentale e giocherà le qualificazioni olimpiche.
E’ facile associare la “libertà” di Giovanni Guidetti, con l’uscita di Davide Mazzanti, anche se pubblicamente il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi ha sempre ribadito la fiducia nel ct dell’Italia campione d’Europa. Tra l’altro nell’ipotesi di un suo avvicendamento, per l’arrivo dell’allenatore modenese, ci sarebbe anche da risolvere il problema del doppio incarico che la Fipav ha sempre sottolineato di non volere. Quindi per tornare a sedere sulla panchina delle azzurre (lo ha fatto nella veste di vice Frigoni nel 2000 stagione della prima storia qualificazione olimpica dell’Italia femminile) Guidetti dovrebbe salutare anche quella del Vakifbank, la squadra più forte del mondo.