Bernardinho in questi giorni in Italia ha concesso un’intervista mandata in onda da TRC Modena, riportata nell’edizione odierna del Resto del Carlino ed.Modena.
PASSIONE – “Ho la passione, anche qui a Modena se mi danno un cesto di palloni da lanciare io lo faccio. Personalmente, nei tempi più recenti, ho dovuto lasciare la panchina della Francia per motivi famigliari: peccato, potevo giocarmi l’opportunità delle Olimpiadi a Parigi. Ora alleno nel femminile in Brasile”.
ITALIA – “Un mio approdo a Modena? Tutte chiacchiere, anche se l’Italia è sempre stato un obiettivo”.
PALAPANINI – “Tutte le volte che ritorno al PalaPanini mi ricordo dei campioni che hanno giocato qui, tra cui Bernard Rajzman, un mio amico che era più grande di me, per quello sono diventato Bernardinho. Poi non può non tornarmi alla mente il commendator Panini, un grande uomo. Ho tanti ricordi belli, anche di quella stagione (92-93) in cui abbiamo perso tantissimi tie-break”.
BRUNO – “Quando mi dicono che tutti gli vogliono bene, che si comporta bene, io sono orgoglioso. Più del giocatore mi importa che apprezzino l’uomo. Ora sono venuto per una breve toccata e fuga, dato che poi a Natale non saremo insieme. Potrei tornare verso aprile o maggio, spero che sia ancora in corsa per lo scudetto così lo verrò a vedere… Modena è casa sua, si sente davvero in famiglia qui, parla sempre di Modena. Potrebbe finire la carriera qui, se lui è felice io sono felice, lo vedo molto bene qua”
SUPERLEGA – “Sulla carta Perugia, Piacenza e Trento sono favorite, con gli umbri che hanno un gruppo inarrivabile. Modena però gioca. Mi è piaciuta tantissimo la crescita eccezionale di Rinaldi. Se Ngapeth sta bene e i giovani gli crescono di fianco, ha un talento per cui può succedere qualsiasi cosa”.
ORGOGLIO – Vincere l’Olimpiade di Rio, a casa, nella mia città, con mio figlio in campo”.