(Sergio Martini per iVolleymagazine.it) Vi ricordate quella canzone che dice… “Le tue mani su di me… è difficile chiamarti amore” cantata da Antonello Venditti?. La mani di Lauren Carlini sono al servizio della Vbc Trasporti Pesanti e tra la regista della nazionale stelle e strisce e le rosa è stato subito amore a prima vista, dopo qualche anno dove il ruolo di alzatrice stentava a tornare ai livelli di qualche anno fa. Kasia Skorupa era stata la regista dello scudetto, Carly Lloyd quella della Champions. E come non ricordare Leo Lo Bianco? Ora l’arrivo di Lauren Carlini fa sognare i tifosi perché Casalmaggiore ha raggiunto un sesto posto in classifica, dopo aver inanellato una serie di vittorie dopo la sofferta salvezza dello scorso campionato.
Abbiamo provato a conoscere meglio la palleggiatrice partendo dai suoi trascorsi nel volley fini ad oggi: “ Ho cominciato a giocare a 5 anni, mia mamma giocava nel college – racconta Lauren – Ho giocato in diversi club per 11 anni fino ad approdare al Wisconsn-Madison dove sono rimasta quattro anni al collage prima di iniziare la mia carriera professionistica. Ho giocato a Novara, Scandicci, Dinamo Mosca, Turkish Airlines per due anni e ora Casalmaggiore”.
Perchè Casalmaggiore e come ci sei arrivata?
“E’ un club prestigioso e con una grande storia, Sono stata davvero contenta di giocare a Casalmaggiore e confrontarmi con le formazioni più forti. Potrò imparare molto sia fuori che dentro al campo”.
Che differenza hai trovato fra le due esperienze in Italia?
“E’ cambiato tanto. La prima volta non sapevo cosa voleva dire essere una giocatrice professionista, come gestire il tempo libero. Ho avuto qualche difficoltà con la lingua ed ero meno esperta di tante giocatrici. E lontano da casa, dalla famiglia e dagli amici era molto difficile. Poi ho giocato in diversi club e ho acquistato esperienza e mi sento meno persa col mio italiano. E ho appreso tante cose in paesi diversi facendo lo sport che amo. Ho imparato a trarre il massimo nelle situazioni in cui ti torvi”.
Sei contenta della squadra e dove pensi possa arrivare?
“Sono contenta del girone di andata, anche se potevamo fare qualche punto in più. Spero che nella seconda parte di campionato possiamo mantenere il sesto posto per avere buone chances nei playoff. E’ questo è quello che ci aspettiamo”.
Come ti trovi a Casalmaggiore, pensi di rimanere?
“La mia vita lavorativa e quella personale sono in simbiosi. Per il mio lavoro è importante stare concentrata migliorando giorno per giorno nel mio percorso. Ma quando vengo via dalla palestra devo svuotare la mente e fare le cose che mi divertono e mi rilassano. Non so cosa mi riserverà il futuro ma intanto sfrutto questa occasione di imparare tanto”.
Che tipo di alzatrice è Laren Carlini?
“Sono una palleggiatrice che difende molto e ne vado orgogliosa. Cerco di migliorare il mio gioco e andare in nazionale con Kiraly ha alzato il mio livello di gioco. Ho capito cosa vuol dire essere uan professionista prendendomi cura del mio corpo e cercando sempre di migliorare. Non ho un modello unico, ma cerco di “rubare” qualcosa dalle altre atlete e di provare a imitarle. Ma ognuno ha il suo stile, la sua personalità che lo rendono unico. In campo devi essere un leader e capire cosa serve alla squadra. E devi lasciare il tuo ego fuori dal campo. Con lo spirito di imparare incamerando sempre nuove informazioni. Questa è la chiave per essere il miglior giocatore possibile”.
Cosa fa Lauren Carlini fuori dal campo? “Mi piace leggere o trovare caffetterie o ristoranti da provare, fare ricerche sulle attualità cucinare e naturalmente Netflix. Sono hobby che mi tengono impegnata e li trovo appaganti”
Come vedi Casalmaggiore in questo momento?
“Con Monza abbiamo giocato una partita davvero buona, anche se potevamo vincere in quattro set. Ma sono orgogliosa della mia squadra in attesa della sfida con Cuneo che non sarà quella dell’andata”.