Trento rialza la testa, Civitanova ci prova dopo un primo parziale da dimenticare o quasi, ma nonostante il temporaneo pareggio la squadra di Chicco Blengini deve rinviare ancora la prima vittoria del nuovo anno in campionato. Tre sconfitte consecutive in SuperLega sono pesanti da mandar giù per una società ed una tifoseria abituate a festeggiare a fine gara, ma anche oggi il risultato del campo è giusto e rappresenta quel che è accaduto sottorete. I ragazzi di Lorenzetti sono partiti forte nel primo, hanno subito l’orgoglio di Zaytsev e compagni nel secondo, poi hanno sempre avuto il punteggio e il match nelle loro mani. Tante cose buone da riportare a casa: una classifica che apre gli orizzonti sperati e la crescita di rendimento di due attaccanti fondamentali come Kaziyski e Lavia, su tutte. L’unica cosa negativa è il colpo della strega che ha messo fuorigioco Lisinac nel finale della gara, ma che se non altro è servito per capire che anche D’Heer è pronto per fare la sua parte ad alto livello.
Decisivo il forcing dell’Itas al servizio (11 a 7 per Trento gli ace), con le problematiche biancorosse in ricezione sfociate negli 11 muri a 5 per i gialloblù, più efficaci anche in attacco (49% contro il 42% biancorosso) grazie a uno scatenato Kaziyski, MVP e top scorer con 29 sigilli. Trentini pungenti con Lavia (17 punti, 3 a muro) e Michieletto, autore di 3 ace personali. A tenere in partita i marchigiani fino all’ultimo, invece, sono i 19 punti (di cui 2 ace) di uno Zaytsev entrato in corsa con il fuoco negli occhi. In doppia cifra anche Nikolov e Yant con 28 punti in due equamente distribuiti.