Pallavolo A1 femminile – L’indecifrabile stagione dell’Igor Novara

(Attilio Mercalli per iVolleymagazine.it) Il 2023 indecifrabile per questa Igor Novara. Una squadra che camaleonticamente si trasforma nel giro di poche ore da vittima sacrificale in campionato e in mezzo ci mette un super risultato contro uno dei top club mondiali. Qualche cosa non quadra. I due stop con Bergamo e Chieri, per ora, ne compromettono il cammino di regular season che, a 7 giornate dal suo termine, vede le novaresi scivolate al 5° posto, sopravanzate proprio dalle cugine che tra andata e ritorno le hanno sottratto tutti e 6 i punti a disposizione. Una situazione si dice sia anche figlia di un calo netto di Ebrar Karakurt, sprofondata in poche settimane dai vertici delle classifiche dei bomber a normale comprimaria. Ma il problema sta proprio lì. Buttare la croce addosso ad una singola giocatrice perché non rende come nei tempi migliori è troppo facile e non è nemmeno giusto e quindi la domanda da farsi è un’altra, visto che la pallavolo si gioca in sette in campo e altrettante in panchina a disposizione, le altre che fanno?. Evidentemente se le cose non vanno per il verso giusto è anche colpa di chi in campo ci va assieme all’opposto turco e non dà l’apporto sperato e chi è in panca, evidentemente, diciamolo chiaro, non è all’altezza di entrare in scena. Sette sono le giornate che mancano al termine della regular season e il suo calendario propone Casalmaggiore, Perugia, Monza, Cuneo in casa e Firenze, Conegliano e Vallefoglia in trasferta, un programmino mica da ridere. Difficile quindi, se non con l’aiuto di terzi (leggi risultati delle altre ndr), risalire la china almeno per recuperare la quarta piazza. Solo un terremoto ed appunto un crollo altrui (Milano l’attuale terza è a sette lunghezze e dovrà venire a Novara), eviterebbe un nuovo scontro nei play off con Chieri e se i riscontri sono quelli dati dai risultati di regular season, per l’Igor non c’è da stare certo allegri. Sta di fatto invece che, per ora, l’ancora di salvezza di una stagione così troppo a fasi alterne e sull’orlo di una valutazione pari alla peggiore stagione da quando la società novarese è in A1, sta nella promozione ai quarti di Champions per i quali c’è un po’ di tempo per ragionare e prepararsi. Ma attenzione a non sottovalutare lo Stoccarda, avversario teoricamente malleabile ma non troppo e contro il quale la formazione novarese, che ha avuto già in passato due precedenti (una vittoria ed una sconfitta in una fase pool), dovrà presentarsi certamente non in formato campionato.

Foto di Filippo Rubin_Lvf