La FIVB, l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) e la giocatrice di pallavolo Anna Vozakova hanno firmato un accordo di risoluzione del caso in base al quale la beacher ha ammesso che la sostanza proibita della Sibutramina è stata trovata nel suo campione raccolto in gara il 24 giugno 2012 durante della finale della Continental Cup Cev giocata a Mosca in Russia.
Il caso fa parte delle indagini che la FIVB ha avviato dopo che la WADA ha fornito dati e informazioni relativi ai campioni di test raccolti dal Laboratorio di Mosca.
Secondo l’accordo di risoluzione del caso, la giocatrice ha ammesso di aver commesso una violazione del regolamento antidoping ai sensi dell’articolo 2.2 del Regolamento Medico FIVB 2011. Di conseguenza, è stata sanzionata con un periodo di squalifica di ventiquattro (24) mesi a partire dall’11 gennaio 2022 e fino all’11 gennaio 2024.
L’accordo di risoluzione del caso non è soggetto a ricorso ai sensi dell’articolo 13 del Regolamento medico e antidoping FIVB 2022.