(Carlo Lisi per il Corriere dello Sport ) All’indomani della retrocessione, dopo una sola stagione di A1, i dirigenti della Roma Volley Club promisero che si sarebbero messi sin da subito a lavorare per tornare nella massima divisione. E così hanno fatto affidando ad un tecnico importante per la categoria Giuseppe Cuccarini un gruppo con grandi qualità e personalità. Ed i risultati sperati sono arrivati abbondanti. A guidare in campo un sestetto talentuoso e ambizioso è stata chiamata Marta Bechis, una collaudata regista torinese, con lungo passato non solo in serie A1, ma anche all’estero, in cui spiccano due tricolori vinti l’Imoco e 20 presenze in azzurro.
Marta è il fulcro di una formazione che in stagione non conosce sconfitte, che ha già vinto la Coppa Italia di A2 e che sinora a dominato il campionato presentandosi alla pool promozione con 20 vittorie, 66 punti, ben 10 in più di Trento prima inseguitrice nella nuova graduatoria che darà la promozione diretta.
IL SEGRETO – Quale è il segreto di questa esaltante cavalcata, Marta non l’ha voluto specificare, forse perché non esiste: nella Roma ci sono solo lavoro e qualità “Io non posso svelarvi i segreti della nostra squadra. Li conserviamo e li facciamo soltanto nostri per continuare sulla strada che abbiamo percorso che ci ha regalato soddisfazioni e risultati. Io credo che vincere crei una forma mentis vincente solo se poi si trasforma in una esperienza che metti a frutto. Abbiamo preso grande consapevolezza di chi siamo anche in Coppa Italia e i risultati si sono visti
ROMA – “Ho girato tanto ed ogni squadra ed ogni città ha una sua caratteristica. Confesso che non ero preparata alla grandezza di Roma, poi quando cominci a “capirla” te ne innamori e te la gusti. In una squadra quando vivi una stagione così bella, così positiva è facile poter dire che si sta bene. All’inizio dell’anno ho fatto una scelta molto consapevole, per l’importanza di quello che la società vuole costruire. Per ora stiamo riuscendo a realizzare quel che volevamo. Abbiamo già fatto tanto, ma adesso viene il bello. C’è la parte “divertente” che ci siamo costruite con fatica e sacrificio, ma anche quella che ci siamo meritate con i risultati. Ora ci sono il peso e l’emozione di dover giocare le partite che scottano. Ma è quello che sin dall’inizio ci siamo poste come obiettivo. Però non dobbiamo sentirci già soddisfatte ed arrivate. Perché non ci sono mai dei risultati scontati, neanche dopo le vittorie nette che abbiamo già ottenuto. Non dobbiamo peccare di superbia”.
L’AVVERSARIA – Roma deve giocare ancora 6 gare contro le squadre che arrivano dalla pool A, a meno di sconvolgimenti solo c’è solo una rivale che può ambire a sorpassarla: “Trento è la nostra avversaria più grande se guardiamo ai risultati e la classifica. Io credo che ad oggi non dobbiamo temere nessuno. Dobbiamo solo pensare al nostro gioco, a come lavoreremo in queste settimane sia dal punto fisico che psicologico. A parte Trento e Brescia che abbiamo incontrato in Coppa Italia, non conosciamo le nostre avversarie. Ci vorranno impegno e studio tecnico tattico, ma sin da oggi cominceremo a fare i “conti” con la pool promozione”. Del resto il grande obiettivo A1 è distante solo 3 vittorie e poco più.
Foto di Morris Paganotti