Cara famiglia del Galatasaray
Ho capito l’amore a prima vista 6 anni fa, quando ho varcato i cancelli di un grande club come il Galatasaray. Per 6 anni, ho vissuto giorni bellissimi che non dimenticherò mai per il resto della mia vita, in cui ho sudato con piacere ogni momento, abbracciando i nostri grandi tifosi ad ogni partita. Vorrei cogliere l’occasione per esprimere la mia infinita gratitudine alla famiglia del Galatasaray per il suo sostegno fin dal primo giorno.
Ma come potete capire, purtroppo non tutto ciò che inizia bene finisce allo stesso modo. Mi dispiace dire che, dopo i disaccordi avuti con i miei amati dirigenti, devo dire addio alla mia maglia, di cui porto lo stemma con orgoglio, per non danneggiare l’amata comunità del Galatasaray.
Come membro di questa famiglia, so che nessuno è indispensabile. Perché il Galatasaray è sempre la cosa principale.
Può essere una coincidenza lasciare la squadra 6 anni dopo nel bel mezzo della stagione, proprio come sono arrivato 6 anni fa nel bel mezzo della stagione, ma vorrei che si sapesse che porterò il dolore di questa cosa per il resto della mia vita. Con i miei sentimenti più sinceri, vorrei ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini durante questo processo difficile e faticoso.
Forse la mia storia è incompiuta, ma non rinuncerò mai al mio amore e al mio sostegno per il Galatasaray. D’ora in poi, forse ci sarà un giocatore in meno in campo, ma sugli spalti griderò più forte che posso per il successo della mia squadra e la sosterrò fino all’ultimo punto.
Vorrei ringraziare l’intera comunità del Galatasaray per la sua comprensione e vorrei concludere le mie parole con la mia canzone preferita della tribuna:
‘È un onore amarvi, piangere e ridere con voi, l’amore per il Galatasaray durerà per sempre…’.
Sei perdonato…
