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Pallavolo SL Play off scudetto – Roberto Piazza: “Andiamo a Perugia col coltello tra i denti”

(Carlo Lisi per Corriere dello Sport) Le prime due giornate dei quarti hanno regalato spettacolo e sorprese. Sicuramente la più grande è arrivata dall’Allianz Milano di Roberto Piazza, che ha inflitto la prima sconfitta stagionale in campionato a Perugia.
Il 55nne tecnico di Parma, ha presentato nel momento più caldo della stagione una squadra al top della condizione , capace di non spaventarsi davanti ai fendenti di Leon ed Herrera, di controllare al meglio le costruzioni del regista campione del Mondo e d’Europa Giannelli, portando a casa una vittoria che mette più che sotto i riflettori le nuove sfide tra i lombari e gli umbri a partire da quella di domani alle 17 nel PalaBarton.
Piazza: l’appetito vien vincendo?
“Andiamo a Perugia consapevoli delle nostre possibilità sicuramente, ma consci anche della forza dell’avversario. Sappiamo che è possibile batterli, perché lo abbiamo dimostrato sul campo. Adesso ci stiamo riguardando per bene, per conoscerci sempre meglio. Torniamo a Perugia ancora una volta con il coltello tra i denti”.
La prestazione di mercoledì sera è stata molto indicativa. La sua Milano si sapeva che sa giocare una buona pallavolo, ma nell’occasione ha messo in evidenza anche grosse individualità come il giappone Ishikawa come il regista come Paolo Porro, che ha fatto vedere di saper gestire al meglio i suoi attaccanti nei vari momenti della partita.
“Si la squadra ha messo in mostra un buon gioco. Io credo che se si vuole provare a battere una formazione come Perugia, bisogna giocare di squadra. Bisogna andare oltre le individualità, ogni giocatore deve essere pronto a dare il suo apporto in qualunque situazione. Credo che in campo i miei ragazzi si sono adatti perfettamente a fare quello che serviva. Sicuramente Perugia ha fatto qualche errore di troppo: ma gli errori fanno parte del gioco”.
In gara 3 troverete una Perugia vogliosa di tornare a vincere, dopo aver dominato per tanti mesi, ma magari anche con un pizzico di paura. Può essere una carta da sfruttare?
“Io non guardo tanto a quello che capiterà nel campo di Perugia, ma sono abituato soprattutto a guardare quello che capiterà nel nostro campo. Conosco abbastanza bene “Nano” (Andrea Anastasi ndr) da sapere che la paura non fa parte del suo modo di affrontare le partite. Presenterà una squadra che saprà benissimo di avere i favori del pronostico, intenzionata a riprendere il suo percorso”.
Dove potete ancora migliorare?
“In tutti i fondamentali. In gara 2 abbiamo fatto un piccolo passo avanti nei primi set in ricezione, mantenerlo sarà un passaggio importante. Anche crescere in attacco sarà un aspetto significativo, ma pian piano lo stiamo mettendo nel nostro bagaglio”.
Adesso mi godo questo momento in cui la squadra è bella unita. E vediamo quello che ci dirà il campo, siamo pronti a giocare ad alto livello: sarà sufficiente? Chi lo sa…”
Gli altri tre scontri dei quarti sono andati sino ad oggi come ti immaginavi?
“Sinceramente mi aspettavo che gli altri scontri a questo punto sarebbero stati tutti sull’1-1. Invece Modena sta facendo delle cose straordinarie. Verona ha fatto due gare in crescendo, ma forse c’è stato anche qualche demerito di Civitanova, che nella prima gara ha perduto tutti i set dopo essere stata sempre avanti. Nella seconda sul 2-1 ha avuto 4-5 punti di vantaggio nel quarto. Trento e Monza sono in parità, ma quando hai i problemi che sono capitati a Trento è difficile affrontare le partite”.
In questa stagione ci sono stati due episodi non consueti che hanno visto scendere in campo delle squadre rimaneggiatissime per problemi di salute: iuno è accaduto proprio a voi…
“Del nostro è meglio non parlarne, perché non è una cosa che riguarda la pallavolo. Riguarda la politica ed altro, non la pallavolo. Invece è proprio sfortuna quella di Trento che si è trovata ad avere diversi atleti a letto per un virus gastrointestinale”
Il presente lo stiamo vedendo, ma dalle voci che circolano Milano si è già mossa per il futuro
“Il presente è l’unica cosa che vedo, il futuro è qualcosa ancora molto lontana. Io sono focalizzato sul presente perché è la cosa che mi interessa di più. L’oggi è importante anche in prospettiva del domani”

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