(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, intervistato da Gian Luca Pasini, Ivan Zaytsev ha tracciato la rotta verso una semifinale playoff da conquistare.
LA SITUAZIONE – ”Abbiamo sempre le spalle al muro, ma siamo ancora vivi. In gara 3 siamo stati concreti come non eravamo riusciti a essere nelle prime due partite. Le critiche espresse dal patron Giulianelli hanno avuto il peso sulle persone che sono più suscettibili alle critiche. Per esempio, i giocatori stranieri credo siano impermeabili a quello che si legge sui giornali o capire che cosa e come viene detto. Quelle parole hanno toccato chi si sente più con la coda di paglia”.
RISCATTO – ”Sono stato buttato nella mischia in ricezione in cinque rotazioni su sei con percentuali non esaltanti. Devo e posso fare meglio. Ma questo modulo lo abbiamo provato solo per due tre giorni. Giocando sabato avrò qualche allenamento in più. Sono stra-disponibile a mettermi in gioco con questo modulo. Solo che all’inizio dell’anno si era deciso di giocare con un altro assetto. È tardi, ma non tardissimo, si può ancora trovare una soluzione. Se si vince, specie 3-0, non mi interessa quanti palloni attacco o di avere un tabellino pesante come punti. Preferisco sacrificare la mia statistica per il bene della squadra”.
La PANCHINA – Sul periodo vissuto fuori dai titolari: ”Ci vuole tanta forza mentale. Ho scoperto di avere delle qualità che non conoscevo. Con la capacità di reagire a stress che ti arrivano dall’esterno. In confronto a me, un monaco tibetano è un serial killer (ride). Invece riesco a mantenere il focus sulle priorità. E la priorità adesso è la Lube. E gara-4 con Verona”.
NIKOLOV- “Domenica ha fatto una gara pazzesca. Con le giuste dritte supporto un ragazzo giovane in un momento delicato della stagione”.
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