Pallavolo Champions F – Karakurt-Battistoni la diagonale che fa sognare la finale europea a Novara

(Attilio Mercalli per iVolleymgazine.it) I 4000 del PalaIgor han fatto fatica ieri sera ad abbandonare il Palasport novarese dopo la fine del match contro le turche dell’Eczacibasi, tanto era l’adrenalina accumulata e naturalmente per l’euforia di aver visto finalmente una partita di altissimo livello condita da un successo tanto sudato quanto alla fine meritato. L’Igor, addirittura, dopo essere andata sul 2 a 0 avrebbe potuto fare bottino pieno ma l’Eczacibasi ha avuto la forza, anche pescando a piene mani dalla panchina, di rimettere in linea di galleggiamento una gara che le stava scivolando via dalle mani rimettendola dalla sua parte dopo aver pareggiato i conti set nel tie break decisivo. Ma quando tutto sembrava finito (sotto 2-6), Novara ha avuto una fiammata d’orgoglio che l’ha riportata nel match partita dalla “magia” uscita dal cilindro di Caterina Bosetti che ha sparato una palla pressoché impossibile nel campo avversario forse anche ad occhi chiusi che ha sorpreso la difesa delle turche e ha scatenato il tifo e alzato i decibel del PalaIgor dando nuova linfa a tutta la squadra per andare alla fine a vincere.
Certamente, all’interno della partita, la cosa più interessante era vedere il duello tra Boskovic e Karakurt; alla fine, a livello di numeri, andato pari (27 centri a testa con percentuali d’attacco praticamente simili) ma vinto dalla turca novarese per la carica agonistica che ha saputo mettere e che ha trascinato le compagne a compiere l’impresa. La Mvp del campionato del mondo, ha si fatto vedere tutto il suo repertorio, ma ha anche sbagliato qualche cosa in più, costretta anche dalla ferrea opposizione della fase muro difesa preparata da Novara. E ripetutamente acclamata dal suo pubblico, Ebrar Karakurt ha poi commentato la prova e la vittoria: “Sono orgogliosa di me e di tutte le mie compagne. Oggi abbiamo conquistato un successo importante ma sappiamo benissimo che la vera partita si giocherà la settimana prossima a casa mia dove so che sarà difficile perché il clima sarà infuocato ma noi andremo là a vendere cara la pelle”.
Ma nel successo di Novara c’è stata anche la mano di una di quelle giocatrici chiamate “operaie” perché poco appariscenti e poco avvezze alle luci della ribalta come Ilaria Battistoni, la regista che, a Novara da ormai 3 stagioni come palleggiatrice di riserva prima di Hancock e poi di Poulter, ha trovato il suo spazio da titolare dopo l’infortunio proprio della campionessa olimpica, guadagnandoselo di giorno in giorno, sapendo della fiducia di coach Lavarini che non l’ha nemmeno messa in discussione dopo l’arrivo di una giocatrice più esperta come Cambi. Un lavoro importante quello della fanese a cui fa difetto solo l’altezza, cosa relativa l’altra sera visto i due muri punto messi a segno e che la stanno mettendo in vetrina per il suo futuro da protagonista assoluta del campionato italiano che a quanto sembra non sarà più a Novara che ha scelto di puntare su Bosio, ma titolare a Firenze, sponda Bisonte dove non resterà Malinov.
Karakurt e Battistoni una diagonale che fa sognare in grande l’Igor Novara.