Lucio Fusaro è al settimo cielo per le imprese della sua Allianz Milano, che sta stupendo e sorprendendo a suon di risultati l’intera SuperLega e gli addetti ai lavori.
Intervistato da Davide Romani per la Gazzetta dello Sport è espresso tutta la sua soddisfazione per quel che Roberto Piazza ed i suoi ragazzi stanno facendo nei play off (l’eliminazione di Perugia e la bella serie contro Civitanova). Il presidente meneghino non ha paura a parlare del sogno scudetto, che dopo quel che si è visto in campo è giusto e logico.
L’intervista con il quotidiano rosa è stata l’occasione di togliersi anche un bel sassolino sulla vicenda-covid che ha costretto Milano a giocare proprio contro Civitanova (affrontata e battuta anche in Coppa Italia) con una squadra d’emergenza “Il cda di Lega votò per non rinviare la partita. Giocammo senza palleggiatori e con 4 centrali. Non ho la memoria corta e mi ricordo di chi ha detto a Civitanova “voglio una commissione per capire se è vero che Milano ha 4 giocatori con il Covid”.
Il presente è ancora in evoluzione, il futuro già largamente pianificato e Fusaro al riguardo dichiara: “Porro l’anno scorso lo abbiamo preso da Modena lanciandolo a 19 anni come regista titolare. Ha contratto anche per l’anno prossimo e stiamo prolungando fino al 2026. Stesso discorso per il giapponese Ishikawa. Il libero sarà Catania, un ragazzo di cui mi parlano molto bene. Nelle nazionali giovanili ha vinto tutto. Per quanto riguarda l’argentino Loser c’è la volontà di prolungare anche con lui” Poi parlando dei grandi meriti Roberto Piazza: “La nostra è una rosa molto varia, un giapponese, un iraniano, un argentino, un cubano, un francese. Oltre ai giocatori italiani. Roberto, che sarà con noi fino al 2025, li ha uniti nella filosofia del lavoro”.
Forse per non mettere troppa carne al fuoco il presidente Fusaro non ha annunciato gli altri due grandi colpi che i rumors del mercato danno ormai per scontati: gli arrivi dell’opposto Petar Dirlic da Cisterna (che sostituirà il partente Patry) e dell’immortale fuoriclasse Matey Kaziyski, che quest’anno con Trento insegue l’ennesimo trionfo della sua eccezionale carriera.
Foto di Roberto Muliere