(Carlo Lisi per il Corriere dello Sport) Al di là di ogni immaginazione, incredibili e divertenti. Parliamo dei play off scudetto maschili di questa stagione, che è arrivata all’indomani del trionfo mondiale degli azzurri di Ferdinando De Giorgi, che sono presenti in gran numero nelle semifinali, 9 dei 14 iridati, con la multinazionale Milano unica formazione senza.
Questa sera si conosceranno al termine delle due sfide in programma in contemporanea, Civitanova-Milano e Trento-Piacenza, i nomi delle due finaliste.
Per la quarta volta nella storia ultra quarantennale dei play off scudetto entrambe le serie di semifinale sono arrivate a gara 5. Era già accaduto nel 1992-93, nel 2010-2011 e lo scorso anno nel campionato 2020-21. Per Trento e Civitanova sarà la terza volta, a conferma che si tratta di due società importanti e blasonate che hanno scritto tantissime pagine indelebili della storia del massimo torneo italiano dal 2010 ad oggi, che veramente deve ritenersi il più bello del mondo.
Due le grandi particolarità di questo finale di questo post season: tra le migliori 4 ci sono due squadre escluse dalla top four della regular season (che comunque non assegnando nessuna partecipazione europea aveva meno importanza del solito) Piacenza sesta classificata e Milano ottava; la seconda è che per una serie di incroci non è possibile ancora conoscere la sede della prima gara della serie che assegnerà il titolo di Campione d’Italia.
Per Milano e Piacenza, non è una prima volta assoluta come città, ma lo è per le attuali società, infatti sia la Gas Sales Bluenergy, che l’Allianz Milano non sono mai salite così in alto. Per entrambe, quanto meno, ci sarà la chance di giocarsi un posto in Champions League nella novità della finale per il terzo posto, un traguardo che sarà molto più di una consolazione.
L’Itas Trentino vuole tornare a giocare la serie finale per la nona volta a distanza di 6 anni dall’ultima (anche se a causa della pandemia di finali ne sono state giocate soltanto 5), la Cucine Lube Civitanova vuole prolungare il suo invidiabile record di partecipazioni alle gare decisive, iniziato proprio nella stessa stagione 2016-17, in cui si è cucita lo scudetto tricolore sul petto quattro volte su cinque.