Pallavolo A2 femminile – Luca Chiappini: “Soddisfatto della stagione: crescita costante e due capolavori”

(Saverio Albanese per iVolleymagazine.it) Dopo il biennio alla guida della Anthea Vicenza, con una promozione in Serie A2 e un epilogo amaro di una retrocessione scaturita all’ultima giornata nella stagione successiva a causa della sconfitta esterna in casa della Aragona Agrigento, Luca Chiappini è rimasto in Serie A2, accettando una nuova affascinante sfida sulla panchina della Volley Soverato.
Il coach umbro, che il prossimo 4 dicembre festeggerà le sue prime 50 “primavere”, dopo Bruno Napolitano (recordman a quota 103 panchine), Leonardo Barbieri, Stefano Saja, Luca Secchi, Mauro Chiappafreddo, Marco Breviglieri e Francesco Montemurro, è stato l’ottavo timoniere nelle 13 stagioni in Serie A2 della società presieduta dal patron Totò Matozzo.
Una stagione partita con tanti punti interrogativi a causa soprattutto di un organico davvero modesto per questa seconda categoria nazionale, con il solo libero Francesca Ferrario confermata per la terza stagione consecutiva con il club jonico e con diverse atlete debuttanti in questa categoria, che il coach natio di Città della Pieve, piccolo centro di 7500 abitanti in provincia di Perugia, si è messo a lavorare sodo senza alcun tipo di proclami, costruendo un gruppo, assemblandolo giornata dopo giornata, con nuovi meccanismi di gioco.
“Sono molto soddisfatto della stagione appena terminata – ci ha confidato il tecnico della Volley Soverato – dove si è potuto assistere ad una crescita costante dalla prima all’ultima gara e probabilmente abbiamo espresso il nostro miglior gioco nella seconda fase del campionato, diciamo da febbraio ad aprile, dove siamo riusciti a stabilizzare il nostro gioco con un rendimento sempre elevato. Quello che mi preme di più rimarcare nel corso del torneo è stato senz’altro quello di aver onorato il torneo, mostrando la vera appartenenza al club fino all’ultima partita. I due autentici capolavori compiuti nella Pool Promozione contro Futura Busto Arsizio e Brescia, formazioni allestite per un torneo importante, ci hanno fatto realmente capire la crescita di questo fantastico gruppo per lo più di giovani atlete, che ho avuto il piacere di allenare nel corso della stagione”.
Sul valore delle singole atlete da lui allenate, molte delle quali non avevano mai calcato i campi da protagonista in Serie A2, ha aggiunto: “A me non è mai piaciuto fare una graduatoria di merito, perché quello che conta maggiormente all’interno di una squadra deve essere la costruzione di un gruppo unito e coeso. E’ quello che sono riuscito a fare nella mia bellissima avventura in Calabria, ma se devo attenermi alla tua domanda è chiaro che il contributo in termini di esperienza e di punti delle nostre due straniere Piia Korhonen e Courtney Rose Schwan è stato davvero imprescindibile per centrare la permanenza nella categoria, evitando la lotteria dei Play Out per la retrocessione”.
L’occasione è ghiotta per su una panoramica a 360° sul torneo di Serie A2 femminile: “In generale credo che ci sono squadre cha hanno fatto un torneo sotto le aspettative, ovvero Montecchio, Mondovì e Busto Arsizio, probabilmente avevano un roster per fare senz’altro meglio, non riuscendo a centrare l’obiettivo delle semifinali Play Off. Alla fine, comunque, credo che siano arrivate in finale Trentino e Brescia, le squadre più attrezzate. Trentino, credo, era la squadra mentalmente più stabile e la promozione ottenuta al termine di due sole partite è la logica conseguenza di quanto ho precedentemente asserito”.
Sulla vittoria tricolore di Conegliano, invece, c’è il marchio di fabbrica della canadese Alexa Gray, mvp di gara 5 con 25 punti complessivi nei due set e mezzo giocati, partendo dalla panchina, che inizio la sua avventura nel nostro “Bel paese” proprio a Soverato nel torneo 2016–2017, vincendo la classifica marcatori con 724 punti in 32 gare e 121 set giocati (media superlativa di 22.62 a partita), per poi spiccare il volo verso altri lidi più prestigiosi in Serie A1 come quelli di Casalmaggiore, Caserta, Scandicci, Busto Arsizio e infine Conegliano. Oltre alla Gray, nelle file di Monza un’altra protagonista è stata l’atleta bosniaca Edina Begic, dotata di classe ed eleganza, che nella ridente cittadina Jonica ha militato nella stagione 2015–2016: “Soverato ha dimostrato sempre grande attenzione nelle scelte delle giocatrici straniere, e per i tifosi di Soverato vedere due atlete giocare delle finali scudetto di così alto livello, possa essere soltanto un motivo di vanto, di merito e orgoglio”.
Parlando, invece, dei programmi che lo riguardano in prima persona per la prossima stagione, il coach umbro non nasconde il piacere di ripetere la stagione appena vissuta in terra calabrese: “Il mio obiettivo sarebbe quello di trasformare una stagione brillante come quella appena conclusa, in un progetto di prospettiva in virtù del fatto che ci sia anche la costruzione del nuovo impianto sportivo a Soverato”.

Foto di Luca Lombardo