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Pallavolo SL Finale scudetto – Trionfa Trento, Lorenzetti lascia in eredità lo scudetto

(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Riccardo Sbertoli non ci pensa due volte la palla viaggia verso la rete e lui anticipa l’eventuale palleggio e decide di attaccare di sinistro, mettendo a terra l’ultimo punto di una partita in cui Trento è tornata a laurearsi campione d’Italia dopo otto anni.
Gara 5 è stata a senso unico, lontana da casa la Cucine Lube non è riuscita a ripetere il capolavoro della sfida precedente, soprattutto al servizio che allora era stata l’arma determinante per prolungare ancora la serie.
Il 3-0 (25-20 25-20 25-19) dell’Itas è stato limpido e meritato e porta la firma di sette campioni che ognuno ha fatto al meglio il suo compito.
I 3 azzurri Lavia, Michieletto e Sbertoli, hanno vinto finalmente anche con il club dopo essere diventati campioni d’Europa e del mondo con la nazionale . Sono stati probabilmente loro i protagonisti più importanti della vittoria odierna. Lavia super nella prima parte per lanciare la squadra verso il successo, poi ha passato il testimone a Michieletto, che dopo un inizio incerto è diventano protagonista perfetto e indiscutibile e forse è un segno del destino che a chiudere questa lunga intensa serie dei play off sia stato proprio Sbertoli, un palleggiatore di livello assoluto, dalla grande generosità e dai passaggi puliti.
Kaziyski capitano ed Mvp della finale, ha vinto il quinto scudetto della sua storia e di quella di Trentino Volley. Podrascanin altro fuoriclasse senza età e il giovane D’heer che ha sfruttato al meglio l’occasione avuta dopo l’infortunio di Lisinac hanno garantito grande compattezza a muro e servizi pungenti. Infine il più giovane della truppa il libero Laurenzano, che alla sua prima esperienza a livello assoluto ha conquistato un alloro che non fa altro che confermare che sarà un grande protagonista del nostro volley negli anni a venire.
Un trionfo che su tutte porta la firma di Angelo Lorenzetti. Un tecnico il cui valore nessuno può mettere in dubbio e che in questa stagione ha dimostrato una grandissima professionalità dando tutto sé stesso per vincere il tricolore, anche se strada facendo ha saputo che la società non aveva intenzione di rinnovargli il contratto.
Quarto titolo di campione d’Italia dall’allenatore di Fano, conquistato a distanza di 22 anni dal primo (vinto con la Daytona Modena nel 2001-02). Il suo futuro verrà ufficializzato nei prossimi giorni, la sua prossima panchina sarà quella di Perugia. Al suo posto arriverà Fabio Soli.
Civitanova ha lasciato il titolo, dopo una strenua difesa in una serie di gare di play off che hanno logorato la testa e il fisico dei suoi giovani campioni. Nei tre turni di play off ha giocato ben 15 match, dimostrando che strada facendo ha trovato i giusti equilibri con una squadra che era stata rinnovata pensando al domani. Blengini ha dimostrato una volta di più di essere un tecnico lucido, brillante nelle sue soluzioni. In questa occasione non completamente fortunato avendo perso sul più bello Ivan Zaytsev che con il suo generoso sacrificio di opposto che riceve, aveva restituito equilibrio alla squadra che veniva da tre titoli consecutivi. Nell’insieme Trento è stata più regolare e per questo ha vinto uno scudetto storico.
Itas Trentino – Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-20, 25-20, 25-19)
Itas Trentino: Sbertoli 3, Lavia 11, D’Heer 4, Kaziyski 13, Michieletto 17, Podrascanin 7, Nelli 1, Laurenzano (L), Dzavoronok. N.E. Pace, Cavuto, Berger, Lisinac, Depalma. All. Lorenzetti.
Cucine Lube Civitanova: De Cecco 1, Yant Herrera 11, Anzani 5, Nikolov 12, Bottolo 7, Chinenyeze 6, Gottardo, Balaso (L), D’Amico (L), Garcia Fernandez 1. N.E. Ambrose, Diamantini, Sottile. All. Blengini.
ARBITRI: Puecher e Florian.

Foto di Fabrizio Zani