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Pallavolo U20 maschile – Alessandro Finauri ha voluto e trovato la maglia azzurra alla corte di Battocchio

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Resilienza e spirito di abnegazione non passano inosservati se alla costante crescita tecnica, aggiungi prestazioni maiuscole nella quarta serie nazionale. Alessandro Finauri ha voluto e trovato quella maglia azzurra soltanto assaggiata nel 2020 e che ora invece è realtà con il gruppo under 20 di coach Battocchio.
“Tutti sognano di vivere un ambiente come questo – esordisce Finauri – il livello è alto, lavoriamo sempre e tutte queste cose ti fanno sentire importante. Il nostro lavoro è finalizzato per fare bene ai Mondiali, con un gruppo già vincente e davvero unito. Tra di noi abbiamo legato tutti tantissimo e nonostante io sia uno dei pochi volti nuovi sono stato accolto bene. Ci divertiamo e non è scontato, considerato che ogni giorno si lavora e passiamo tutta la giornata insieme. In questo gruppo riesco a starci e dopo aver dato tutto in B per la prossima stagione vorrei provare a fare un altro step di crescita. A Marino potevo essere considerato un leader, ma per carattere, anche se qui ho più responsabilità, non ho problemi a mettere la stessa grinta che metto in altri contesti”.
La squadra è guidata da Matteo Battocchio, tra gli allenatori più innovativi della nuova generazione e già vincente nella passata stagione con questo gruppo azzurro: ”Gli allenamenti del coach sono differenti rispetto alla norma. Credo sia un ottimo allenatore, in campo e fuori. Tra le sue qualità c’è quella del ”team building” oltre a preparare sempre allenamenti mirati che visti i risultati conquistati in passato credo siano efficienti.
Nonostante il campionato di serie B disputato da protagonista, la crescita di Finauri passa anche dagli allenamenti con la Top Volley Cisterna, squadra partner di Marino: ”Non ho avuto problemi ad adattarmi alle richieste di Battocchio perchè a questi livelli le dinamiche di gioco restano bene o male invariate. In questo stare a Cisterna mi hanno aiutato: le giocate di Sedlacek e le ricezioni di Catania. Se sono qui è anche grazie a Fabio Soli che mi ha preso nel gruppo ad inizio stagione, quando faticavo a stare in campo, portandomi a chiudere bene da una seduta di allenamento con la Top, affinando le mie qualità tecniche e fisiche. Sin dal primo giorno mi ha accolto con il sorriso e posso solo che essere contento per l’attenzione che mi ha riservato per rendermi un giocatore migliore. Credo che le qualità viste e apprese a Cisterna siano state fondamentali per esprimermi al meglio in questo collegiale”.
Con un futuro ancora tutto da scrivere, l’esperienza azzurra è un primo traguardo di un lavoro iniziato da lontano con il passaggio a Marino: ”Dedico questa convocazione a Francesco Ronsini, mio allenatore a Marino che ha lavorato con me dal primo giorno per tirare fuori il meglio da me in questi quattro anni dove tutti i giorni abbiamo lavorato con costanza”.

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