In una lunga intervista pubblicata da L’Adige a firma Guido Pasqualini Il presidente della Trentino Volley Bruno Da Re tra gioia e festeggiamenti parla del futuro della squadra, del club e suo personale.
SCUDETTO E PROMOZIONE DONNE – Credo sia un evento più unico che raro. Per questo mercoledì sera ho voluto che le ragazze scendessero sul parquet per fare una foto assieme alla squadra maschile. Ormai sono parte integrante del nostro movimento, siamo una famiglia allargata. Certo, l’impegno è enorme, porta via tempo, risorse mentali, fisiche ed economiche ma è stata una grande esperienza con un gruppo di ragazze fantastiche, graziose e affezionate”.
OBIETTIVI DELLE RAGAZZE – “Di salvarci, di lottare con le unghie e con i denti contro tutti. Non abbiamo le risorse economiche per combattere non solo con le squadre più forti del campionato ma neanche con le prime otto-dieci. Dovremmo raddoppiare il budget trovando altri 3-4 milioni e arrivare in totale a 8: dove li recuperi tutti questi soldi in una realtà come quella trentina? Faremo il meglio possibile con quello che ci è consentito spendere”.
DOLOROSO ADDIO DI LORENZETTI – “Me ne rendo conto ma ci sono scelte che, in alcuni momenti della vita societaria, vanno prese. Non possiamo ragionare con il cuore. Io sono il primo cittadino della Trentino Volley, non sono il primo tifoso. Guai se fosse così, commetterei errori madornali. Questa parte finale di stagione è stata difficile, per questo, mi ripeto, volevo che Angelo andasse via con lo scudetto. Io ho dato tutta la forza che avevo dentro perché accadesse”.
ADDIO KAZIYSKI – “A Matey io la proposta per un contratto biennale l’ho fatta ma lui ha preferito altre soluzioni di vita che lo ripagavano di più. Ci sta, qui sono in ballo i suoi guadagni, il suo futuro, la sua vita. Per tenere lui nel ruolo di opposto titolare fisso fino a 40 anni avrei dovuto cedere Lavia o Michieletto, due ragazzi di 23 e 21 anni”.
ARRIVO RYCHLICKI – “Arriva Rychlicki? Facciamo passare tutta questa buriana, nei prossimi giorni comunicheremo tutto. Il mercato è ancora vivo, aspettiamo e cerchiamo di mantenere un minimo di deontologia, anche in segno di rispetto delle altre società”.
CONFERME – “A parte Lisinac, gli altri Sbertoli, Potke, Lavia, Michieletto e Laurenzano giocheranno con noi anche nella prossima stagione. Per il resto stiamo valutando ancora un paio di situazioni mala squadra è perlopiù fatta».
UNDICESIMO SCUDETTO – “Scudetto più bello? Sì al pari del primo conquistato a Treviso perché all’epoca ero a inizio carriera. Ma è stato molto bello anche il primo con Trento, perché inaspettato e vinto in casa di Modena, società da cui ero appena uscito. Questo è stato tanto sofferto e tanto voluto. E l’ultimo, quello di fine carriera”.
ADDIO VICINO – “Sono molto stanco, l’età la sento tutta sulle spalle così come i chilometri, i sabati e le domeniche, la lontananza da casa. Prenderò una decisione che non danneggi la società, bisogna trovare correttivi perché Bruno non è finito ma è sfinito. La barca di Trentino Volley è solida, ha legni sani e robusti, una struttura importante, tiene il mare bene, bisogna soltanto trovare uno skipper che non la porti contro gli scogli. Non ci sarà nulla di traumatico”.
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