La schiacciatrice pavese, 27 anni, ha appena ultimato il primo ritiro con la nazionale di Mazzanti in vista della Nations League 2023. La maglia dell’Italia l’ha indossata a partire dalla Nazionale Under 18, con la quale ha vinto il Torneo 8 Nazioni nel 2012; si è guadagnata la medaglia d’argento nel Campionato Europeo 2013. Dal 2018 è puntualmente chiamata dalla Nazionale maggiore. “Ogni volta che raggiungo un risultato, ne voglio un altro migliore – attacca -. Quindi per realizzare il mio sogno sportivo vorrei vincere tutto, sia nel club che in nazionale. Ho comunque imparato ad andare avanti a singoli passi e pensare sempre all’obiettivo più vicino: quando l’ho raggiunto penso a quello successivo”.
Nel campionato che si è appena concluso, Alice è stata molto positiva: 316 battute con 21 ace, 559 ricezioni con 23 errori, 747 attacchi e 318 punti, 56 muri positivi, con 11 punti.
LE DICHIARAZIONI
Da Cuneo, passando per Busto, adesso a Vallefoglia…
“Sono molto contenta di approdare in questa realtà perché è un ambiente giovane e positivo, con tanta voglia di far bene e crescere. È una società ambiziosa: a Vallefoglia continua il mio percorso per cercare di arrivare sempre più in alto. Cuneo e Busto sono stati dei passaggi molto importanti, sia dal punto di vista della mia crescita sportiva che personale: mi hanno lasciato nel cuore tante belle persone”.
Sei una nuova Tigre tra le Tigri…
“Quella che sta nascendo è una squadra molto equilibrata, con giocatori che hanno fame: per me questa è una qualità che vale molto più di altre. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con tutte loro. Penso che, tutte insieme, potremmo toglierci tante soddisfazioni”.
All’interno di un campionato che è molto competitivo, come ha dimostrato anche la serie finale che ha assegnato lo scudetto. Quali saranno i nuovi equilibri?
“Penso che si alzerà ulteriormente l’asticella: Monza e Scandicci si stanno rinforzando ancora e la corsa allo scudetto vedrà più protagoniste. Anche quelle che sono considerate squadre da metà classifica stanno crescendo, diventando più competitive a livelli molto importanti: significa che ogni partita sarà equilibrata e questo è un plus per chi va in campo e per chi se la gode dalla tribuna”.