Dopo la separazione inattesa dall’Igor Volley, Stefano Lavarini intervistato da Marco Piatti per La Stampa ed.Novara, racconta così il divorzio: “Semplicemente che non c’erano più i presupposti per continuare assieme e penso sia stata la cosa più intelligente, per tutti, capire che non c’erano più le condizioni. Il rischio era che avremmo affrontato un’altra stagione, già in partenza, senza i migliori propositi per avere il giusto feeling”. Questo ufficialmente come lo stesso Lavarini ha sottolineato nell’intervista, per poi aggiungere: “I motivi li conosciamo io e il comitato tecnico della Igor. Non aggiungo altro. Ma posso dire che non c’entra nulla, come ho letto e sentito dire, il fatto della composizione della nuova squadra che, anzi, avrei allenato con entusiasmo. Sta nascendo un organico molto ben assortito ed equilibrato”. Come abbiamo riportato nei giorni scorsi le problematiche nascerebbero dalla composizione dello staff.
Il futuro prossimo di Lavarini si chiama Polonia, la nazionale con cui spera di centrare una storica qualificazione olimpica per Parigi 2024 e ripercorrere l’eccezionale percorso fatto con la Corea del Sud verso Tokyo 2020.
Per quel che riguarda il suo club di domani, Stefano non si nasconde e racconta di aver avuto dei segnali dal Fenerbahce (poi divenuto campione di Turchia) a gennaio, ma non in queste ultime ore: “Sono sincero, non ho ancora avuto contatti con Istanbul. E vorrei chiarire una cosa: se vado via da Novara non dipende minimamente da altre situazioni. Sono un professionista e vivo di questo lavoro e se arriverà una proposta la prenderò in considerazione. A gennaio il Fener era interessato al sottoscritto, ma non volevo mollare la Igor a stagione in corso. Poi il discorso si è spento. A oggi mi separo da Novara senza alternative in mano, questo sia chiaro”.