La costruzione della nuova Atlantide Brescia parte dall’attaccante più importante. Dalla Liga polacca, è in arrivo l’opposto mancino Niels Klapwijk: classe 1985, approdato in Italia per la prima volta nel 2011 e con quattro stagioni sulle spalle tra Vibo e Ravenna ha vissuto il resto del decennio giocando, raccogliendo anche 4 titoli nazionali tra la sua Olanda, in Turchia, Belgio, Grecia, Romania e Polonia, dove la scorsa stagione ha difeso i colori del Projekt Warszawa (terminando quinto), lottando alla pari nella fase finale del campionato con lo Zaksa, fresco vincitore della finale di Champions League a Torino.
Due metri di potenza si combinano bene con i suoi 37 anni, che garantiscono grande esperienza e tecnica: il mix preferito dal tecnico Roberto Zambonardi. “Niels è un giocatore molto forte ed è soprattutto un professionista quadrato e dedito al lavoro, a detta di chi ha giocato con e contro di lui nell’ultima sua stagione in Superlega a Ravenna (2021/2022). È un colpo importante per noi – e non è l’unico -. Sono sicuro ci darà grande solidità in squadra”.
L’opposto, raggiunto al telefono, ha le idee chiare: “Il campionato polacco da cui arrivo è molto competitivo e non ho di certo intenzione di abbassare il tasso agonistico venendo a Brescia. Il mio ruolo è quello di mettere a terra le palle che scottano e non ho paura di quella responsabilità. Mi prendo il merito di chiudere i punti decisivi, ma so anche gestire la colpa, se li sbaglio. Forse è proprio la forza di quell’emozione che cerco e che il mio ruolo, da cui passa tanta parte dell’attacco, mi permette ancor di trovare nel volley. Gioco per portare la mia squadra nella parte alta della classifica: è una sfida che raccolgo volentieri, perché so che il tasso agonistico della A2 è molto alto ora in Italia e conto di divertirmi, assieme ad un gruppo di atleti di valore”.