La schiacciatrice statunitense classe 2001 Madison Kubik è l’ultimo tassello in posto 4 per Cuneo. Dopo aver vestito per quattro stagioni il biancorosso dell’Università del Nebraska-Lincoln, Kubik ha vissuto la sua prima esperienza da professionista a Porto Rico nelle fila delle Cangrejeras de Santurce, con le quali ha raggiunto le finali per il titolo. Adesso per lei un’estate tra famiglia e studio prima dell’arrivo in Italia a agosto per la sua prima esperienza oltreoceano.
Madison Kubik, 190 centimetri di altezza, originaria di Kansas City (Missouri), si mette in evidenza nella Valley High School di West Des Moines (Iowa) guadagnandosi la chiamata in Nazionale Under 20, con la quale vince la medaglia d’oro ai campionati Norceca del 2018. Tra il 2019 e il 2022 scrive pagine importanti nella storia pallavolistica dell’Università del Nebraska-Lincoln, dove studia Comunicazione, sfiorando il titolo NCAA nel 2021 e affermandosi come una delle giocatrici più rappresentative. Lo scorso gennaio il primo approccio al volley professionistico nella Liga Superior de Voleibol Femenino a San Juan in Porto Rico con la maglia delle Cangrejeras de Santurce, con cui chiude il campionato al secondo posto alle spalle delle Pinkin de Corozal. Per Kubik un’occasione importante per mettersi alla prova al di fuori dell’ambiente universitario e di confrontarsi con giocatrici più esperte. Madison Kubik sarà la quarta giocatrice statunitense nella storia di Cuneo Granda Volley dopo Madison Rigdon, Danielle Drews e Anna Hall.
Le prime dichiarazioni di Madison Kubik: «Giocare in Italia è sempre stato il mio sogno. Le mie connazionali che sono state a Cuneo in passato me ne hanno parlato molto bene, e penso che sia un ottimo punto di partenza per la mia carriera oltreoceano. Sono grata ed entusiasta di questa opportunità e non vedo l’ora di conoscere compagne, staff, tifosi e città. I miei punti di forza sono la ricezione, la difesa e l’attacco, mentre sento di dover migliorare ancora molto a muro. Sono un’agonista, detesto perdere. I mesi trascorsi a Porto Rico sono stati utili per un primo assaggio del volley professionistico, ma so che in Italia il livello sarà molto più alto e che dovrò lavorare tanto per poter dare una mano alla squadra quando ne avrò l’opportunità. Una giocatrice a cui mi ispiro? Nessun dubbio, Jordan Larson. Ho avuto l’occasione di allenarmi con lei e ho potuto toccare con mano la sua etica del lavoro e il suo essere d’ispirazione per staff e compagne».