Nel corso della conferenza stampa della sua presentazione, Andrea Anastasi ha parlato della sua annata perugina come riporta nell’edizione odierna del Corriere dell’Umbria Carlo Forciniti. Riassumendola e parlando anche delle critiche ricevute.
LA STAGIONE – “Mi porto dietro una bellissima stagione Dopo la sconfitta in Coppa Italia contro Piacenza abbiamo recuperato, vincendo tutte le restanti partite di campionato ed i quarti di finale di Champions League. Purtroppo ci siamo incastrati dal punto di vista tecnico in 10 giorni (tra i quarti di playoff di Superlega e le semifinali di Champions League, ndr). In quel periodo abbiamo avuto anche trasferte non comode come quella in Polonia per la semifinale di andata di Champions League. La qualità dei viaggi è fondamentale. Lo Zaksa è venuto a Perugia con il volo privato. Ha viaggiato bene. Noi al contrario abbiamo viaggiato con Ryanair. Abbiamo perso contro Milano e contro i polacchi e lì è finita la stagione. Ma, ripeto, l’esperienza che ho avuto è stata magnifica”.
LE CRITICHE – “C’è stato un lavoro comune molto importante, mi sono trovato benissimo con lo staff e con i giocatori, ma anche con la società. La gente pensa che Sirci sia una persona complicata ma non lo è. Lo è forse ogni tanto quando nelle interviste parla degli allenatori. Ma ci sta, è il gioco delle parti. Quando si riceve una critica, se si vuole fare l’allenatore è meglio che si accetti. Altrimenti si deve cambiare mestiere. Quelle di Semeniuk? Sono dispiaciuto che si sia sentito così frustrato ed arrabbiato con tutti. Con me, con i compagni, con l’organizzazione, con l’Italia. Non me ne ero accorto. Spero per lui che abbia la possibilità di apprezzare di più l’Italia”.
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