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Pallavolo Storie e Personaggi – Daniele Lavia soddisfazioni e ambizioni sulla strada per Parigi 2024

(Rosita Mercatante per iVolleymagazine.it) Che Daniele Lavia abbia imboccato da tempo la strada delle belle soddisfazioni è già risaputo. Il talentuoso schiacciatore nato a Cariati (Cosenza), classe ’99, dopo aver fatto parte della spedizione olimpica a Tokyo 2020, con l’arrivo in panchina di Fefe’ De Giorgi è diventato in questo ultimo biennio uno dei pilastri della nazionale italiana, con cui ha conquistato il titolo europeo e quello mondiale.
Per lui sembra aver funzionato la classica combinazione degli incastri perfetti al momento giusto. Con questo non vogliamo assolutamente dire che il suo successo sia solo frutto della casualità o dir si voglia fortuna. Anzi, dietro la sua storia, c’è il grande merito di un ragazzo che a soli 17 anni ha deciso di fare la valigia, carica di coraggio e voglia di crescere, trasferendosi dalla Calabria alla Puglia, precisamente a Castellana Grotte, per dare forma e sostanza al suo sogno di intraprendere la carriera da professionista. La sua scalata nel giro di quattro anni è stata un assoluto crescendo, con il passaggio nei prestigiosi club di Superlega come Ravenna, Modena e successivamente Trento, con cui ha trionfato nell’ultima stagione vincendo lo scudetto tricolore.
Con la Nazionale, invece, ha iniziato a vincere nel 2017 quando è arrivata la medaglia d’argento al campionato europeo Under 17 e quella d’oro al Festival olimpico della gioventù europea. Nel 2019 con l’Under-21 conquista la medaglia d’argento al campionato mondiale, dove viene premiato come miglior schiacciatore. Sempre nel 2019 ottiene le prime convocazioni nella nazionale maggiore, con cui, vince una straordinaria medaglia d’oro al campionato europeo nel settembre del 2021. Un anno, invece, arriva il fantastico ‘bis”, con il meraviglioso oro al campionato mondiale a Katowice contro i padroni di casa della Polonia per la quarta volta nella sua storia, a distanza di ben 24 anni.
Quest’anno ha risposto presente alla convocazione di coach De Giorgi e ora si trova a Rotterdam, in Olanda, dove domani farà il suo esordio stagionale in VNL.
Dopo poche ore dall’arrivo in Olanda abbiamo raggiunto telefonicamente Daniele, che esordisce parlando del significato che attribuisce alla maglia azzurra: “È un feeling speciale, indossare questa maglia è sempre magico. Il senso di responsabilità per il fatto di rappresentare una nazione intera è qualcosa di ineguagliabile, quasi indescrivibile”.
L’arrivo di Fefè De Giorgi sulla panchina azzurra è stato un toccasana per tanti giovani, che hanno mostrato come lo stesso Daniele Lavia tutto il loro bagaglio tecnico: “De Giorgi è un allenatore che ti spinge sempre a fare meglio, ad andare oltre il proprio limite. Ha piena di fiducia in noi e noi in lui. Non lascia niente al caso. È bravo a studiare in nostri punti di forza e a valorizzarli, ma allo stesso tempo, è abile a farci conoscere i punti deboli su cui lavorare per migliorare”.
Sugli imminenti impegni che iniziano domani a Rotterdam, dove sarà necessario conquistare punti pesanti per risalire nelle posizioni della classifica, Lavia si esprime puntando dritto al bersaglio: “Noi vogliamo giocare bene. Vogliamo ritrovare prima possibile il nostro gioco e avendo poco tempo per allenarci è fondamentale affrontare al meglio questi match, indipendentemente dal risultato. Certamente anche quello conta sia per il ranking mondiale che per cercare di entrare nella Final Eight. Abbiamo tanti piccoli traguardi da raggiungere. Non ci mancano la voglia e l’atteggiamento giusto per ottenerli”.
Gli obiettivi stagionali della Nazionale sono la VNL con le finali che si svolgeranno a Danzica in Polonia il 23 e 24 luglio prossimo e successivamente gli Europei che si svolgeranno in Italia dal 28 agosto al 16 settembre. Appuntamenti dove la nazionale azzurra vuole recitare un ruolo da grande protagonista: “Quest’estate è molto lunga e ci sono prove molto importanti da affrontare. Sicuramente vogliamo combattere e cercare di arrivare fino alla fine in tutte le competizioni, a partire dalla VNL. Sappiamo che con il gioco che abbiamo dimostrato di saper mettere in campo è convincente ma ci saranno tante insidie lungo il percorso. L’importante è saperle affrontare e successivamente superarle”.
Manca poco meno di un anno al grande appuntamento con la storia, ovvero le Olimpiadi di Francia 2024, unico trofeo che la nazionale italiana non è mai riuscita a vincere…“Sicuramente la mente ci porta già a quell’appuntamento ma siamo bravi a tenere a bada i nostri pensieri e a restare concentrati su ogni singolo step. Abbiamo tante cose a cui pensare e tante competizioni da giocare. Non è scontato poterci essere, dobbiamo guadagnarci la nostra qualificazione sul campo perché non ce la regalerà nessuno”.
Il giovane martello calabrese elenca, poi, i fattori su cui fare leva per centrare delle grandi imprese:
“Il valore del gruppo, la voglia e la fame di volersi migliorare giorno dopo giorno e il senso di appartenenza alla maglia che si indossa”.
È chiaro che anche lui non è stato esente da qualche giudizio negativo nel corso della sua carriera e lo racconta ma prosegue dritto per la propria strada: “Ne ho avuti tanti ma sono una persona a cui non è mai importato il giudizio delle persone al di fuori di quelle con cui lavoro per cercare di raggiungere qualcosa di importante e di bello”.
C’è infine spazio per qualche nota più personale. Da bambino anche lui aveva scelto i suoi “supereroi” nel mondo della pallavolo: “Sicuramente ne avevo tanti. Papi, Juantorena e Kaziyski sono i tre che seguivo maggiormente”.
Sul suo rapporto con la tua Calabria e in particolar modo con la sua Rossano ha aggiunto: “Un legame molto bello e positivo. Appena posso provo a tornare anche solo per due o tre giorni. Mi rilasso, vado al mare e incontro i miei amici”.

Foto: Fipav

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