Il 22 giugno la FIVB ha approvato il nuovo calendario internazionale. La grande novità è la cadenza biennale dei Mondiali, che si alterneranno ogni estate con le competizioni continentali e con la Volleyball Nations League nel quadriennio 2025-2028, che si concluderà con un’estate con tre manifestazioni (VNL, Giochi Olimpici di Los Angeles e Europei). Scompariranno contestualmente i tornei di qualificazione alle competizioni internazionali.
Tale decisione è stata negativamente commentata in occasione della Consulta dei Presidenti di Serie A1 di ieri dal Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Il 29 gennaio scorso in occasione delle Finali di Coppa Italia, avevamo già espresso le nostre perplessità su una tale ipotesi di riforma dei calendari internazionali al Presidente della CEV Boričić, nostro ospite alla manifestazione. Ci dispiace che le nostre preoccupazioni espresse allora, ma nel tempo passato più volte sollevate dalle atlete e da tutti gli osservatori ed appassionati sportivi, non abbiano ricevuto la doverosa attenzione soprattutto per quanto riguarda la necessità di tutelare la salute e lo sviluppo equilibrato delle atlete impegnate praticamente tutto l’anno sui campi da gioco in giro per il mondo, anche in tornei come la VNL, sulla cui validità è lecito interrogarsi. Ma a rischio è anche la qualità e sostenibilità dei campionati nazionali. La Serie A1 è una competizione lunga e impegnativa, che accoglie le migliori giocatrici a livello mondiale, con squadre che giocano costantemente manifestazioni europee e intercontinentali. Già in questi anni la compressione dei nostri calendari è stata evidente, l’ultima Finale Scudetto ne è stata un esempio, con gare molto importanti giocate a distanza di quarantotto ore. La prossima stagione subirà ancora di più le scelte prese a livello internazionale da FIVB e CEV, con i campionati che dovranno terminare addirittura entro la fine di aprile: meno di sette mesi, un record negativo che impatterà certamente sulle società e sui loro sponsor. Società su cui, va ricordato, ricade l’onere esclusivo di garantire per dodici mesi l’anno il giusto sostegno economico delle nostre campionesse. La scelta di giocare il Mondiale ogni due anni obbliga dunque ad uno sforzo ancora maggiore, con un torneo di primo livello ogni estate: è impossibile valutare oggi l’impatto che questo nuovo calendario avrà sulle nostre atlete e sul nostro sport, ma è evidente che questa scelta non abbia tenuto conto di tutte le componenti che fanno parte del nostro movimento. Non vogliamo esprimere ora una valutazione su cosa significhi allargare ancora il numero di squadre partecipanti al Mondiale e del rischio di far giocare partite di bassissimo livello, con carenza di pubblico sugli spalti e di audience televisiva. Come Lega Pallavolo Serie A Femminile chiediamo invece la disponibilità a FIVB e CEV, tramite la nostra Federazione, di tornare ad affrontare urgentemente la questione, al fine di tutelare la salute delle nostre campionesse. Salute e rispetto delle persone, delle atlete, nostro unico vero patrimonio, di cui troppi parlano ma pochi si preoccupano”.
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