La maglia azzurra lasciata da protagonista nella finale vittoriosa per la medaglia di bronzo. E la ritroverà in occasione dell’ormai imminente Europeo, che s’inizierà a Ferragostp nell’incantevole scenario dell’Arena di Verona.
Parliamo di Marina Lubian, intervistata da Mirco Cavallin per la Tribuna di Treviso, alla vigilia della conclusione del primo collegiale dell’Italia al completo, a due sole settimane dall’inizio della rassegna continentale. Ecco alcune delle sue risposte sulle cose azzurre
FINALMENTE RIUNITE – “Ci siamo riunite finalmente insieme dopo il periodo della Vnl, in cui abbiamo fatto percorsi separati, chi per vacanza, chi per recupero fisico, chi per giocare. In questi giorni abbiamo lavorato molto coi pesi e per la preparazione fisica, la prossima settimana ci sarà invece un po’ di scarico e più attenzione alla tecnica e alla tattica”.
CAMPIONESSE USCENTI – “È una condizione allo stesso tempo di prestigio e di responsabilità. Il nostro obiettivo è far bene e arrivare fino in fondo, dobbiamo sfruttare il vantaggio di giocare in casa. Siamo un bel gruppo, il clima è positivo e carico e siamo fiduciose per questa nuova estate insieme”.
PARTITA SOTTO LE STELLE – “Ricordo l’esperienza della Supercoppa giocata in piazza a Vicenza quando ero ancora a Scandicci. Era stato un mezzo disastro per le condizioni del campo nella seconda gara. Spero che stavolta sarà meglio, anche perché l’Arena l’ho vista solo da fuori e mai da dentro. Avere tanto pubblico sarà una grande emozione”.
MIGLIORAMENTI – “Tecnicamente mi sento più completa e matura, capisco meglio alcune situazioni del gioco, ho arricchito il mio bagaglio tecnico, grazia al lavoro quotidiano accanto a grandi professioniste. Umanamente direi che sono più consapevole dei miei mezzi”.
L’ASSENZA DI FAHR – “Per l’Italia Sarah è una grande assenza e noi cercheremo di dare il massimo per la nazionale. Ci ha pensato molto prima di fare questa scelta, ma l’ha fatta per il suo benessere. La ritroverò tra un paio di mesi a Conegliano”.
ESCLUSIONE DE GENNARO – “È stata una scelta del ct. So che a Monica è dispiaciuto tantissimo e che è stato un brutto colpo per lei. Ma da professioniste siamo in grado di capire e accettare queste situazioni anche se magari non le condividiamo”.
POCHE VACANZE – “Non molte in verità. Ho visitato un po’ Siviglia, dove ho fatto alcuni trattamenti alle ginocchia. Poi ho lavorato col gruppo B della nazionale, che mi ha fatto tornare al Centro Pavesi e agli anni del Club Italia… Poche? Ci siamo abituate e per fortuna le nostre squadre hanno tante alternative. Fare troppo riposo a stagione in corso farebbe perdere ritmo partita e forma fisica”