La ciliegina sulla torta: Roberto Cazzaniga è un nuovo giocatore del Volley Club Grottaglie. Nato a Milano nel 1979 Cazzaniga è uno degli opposti più forti dell’intero campionato. In carriera ha inanellato una serie infinita di successi di squadra e personali: Tre volte miglior marcatore della Serie A2, una finale scudetto con Milano, medaglia d’oro ai giochi del Mediterraneo con la maglia della Nazionale, diciannove stagioni in Serie A, una promozione in Superlega, MVP della Serie A2 e cinque volte miglior servitore della Serie A2.
Cazzaniga arriva a Grottaglie con il chiaro intento di bissare il piazzamento ai playoff conquistato lo scorso anno e con l’intento di conquistarsi l’affetto del Pala Campitelli che nei due precedenti da avversario ha terrorizzato.
Terminata l’esperienza a Gioia, con una finale playoff persa al golden set dopo una epica gara di ritorno e un terzo posto alle spalle del Grottaglie, Cazzaniga arriva a rimpolpare un reparto di laterali che al momento comprende anche Fiore, Di Felice, Caiaffa e Alabrese e nel quale presto verrà ufficializzato un altro colpo.
Le prime parole di Cazzaniga da giocatore del Volley Club Grottaglie: “Sono tante le motivazioni che si sono intersecate e mi hanno portato a scegliere Grottaglie: la società mi ha sempre cercato, il Patron Giuseppe Quaranta mi ha coccolato per tanti anni, sempre gentilissimo e disponibile nei miei confronti anche da avversario. Questo è un gran bel presentarsi per una società, dimostrare rispetto prima, durante e dopo le gare è una cosa positiva per un giocatore, perché se ne sta riconoscendo il valore. C’è chi fischia e insulta ed a Grottaglie non è mai successo. Conosco da anni Giosa e Fiore, abbiamo già giocato insieme ed è un gran bel ritrovarsi. Troverò un palleggiatore, Pietro Luca Latorre, che ho sempre voluto avere al mio fianco e non vedo l’ora di giocare con lui. Sarebbe bello andare ai playoff e giocarsela. Il girone è molto complicato, squadre come Gioia, Galatone e Taviano si sono rinforzate, esattamente come noi. Sono arrivati tantissimi giocatori di livello e questo deve essere uno stimolo, non dobbiamo darla vinta a nessuno e dobbiamo avere fame di dimostrare in primis a noi stessi e poi agli altri il nostro valore, che sarà figlio del lavoro quotidiano. Ripetersi è sempre più difficile ma vuol dire che società e squadra stanno lavorando bene. Per essere più forti dobbiamo battere i più forti e questo sarà un grande stimolo, soprattutto per i più giovani”.