(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Axel Truhtchev dovrà lottare per conquistare il posto da titolare nel roster di una Verona sempre più completa e organizzata. L’asso francese (con origini bulgare) potrebbe essere una risorsa importante per gli scaligeri e di certo le ambizioni per fare bene non mancano. Il classe 1995 si racconta sulle colonne de L’Arena a Marzio Perbellini.
MOTIVAZIONI – ”La proposta di Verona mi arrivò due anni fa, solo che avevo appena firmato un contratto con una squadra francese. Ci abbiamo provato a recedere dal contratto ma non è stato possibile. Sono qui per migliorare, per vedere se posso competere con i migliori al mondo. Venire in Italia è sempre stato uno dei miei obiettivi per capire a che livello sono e quali sono le mie potenzialità. Per me questo è uno step davvero importante”.
STOYTCHEV – ”Ci siamo conosciuti due anni fa, ma lo conosco meglio per la sua fama visto che ha vinto tanto. Non lo conosco ancora benissimo come persona ma so che lavora tanto per tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Non mi interessa chi ho davanti, l’unica cosa che so è che con il lavoro tutto è possibile. Se non fossi un lottatore non sarei a Verona, poco ma sicuro”.
CARATTERISTICHE – ”Il servizio e l’attacco sono le mie armi migliori. Ma anche la difesa. Per il resto devo crescere in ogni fondamentale. E per questo sono qui perché so che Rado ti fa lavorare sodo ed è molto importante per me”.
COMPETIZIONE – ”Per me è un bene. Non ho nulla da perdere. So da dove vengo, penso a tutte le difficoltà che ho dovuto affrontare in questi anni per arrivare a giocare in Italia e avere una possibilità. Non mi interessa chi ho davanti, l’unica cosa che so è che con il lavoro tutto è possibile. Se non lavori allora meglio restare a casa sul divano. Ma questa non è la mia mentalità. Farò del mio meglio, so cosa posso fare fermo restando il grande rispetto che nutro per tutti i miei compagni di squadra. Siamo una squadra giovane con tanto potenziale, e ci sono tanti lottatori. Penso che avremo un anno fantastico. Ci sosterremo l’un l’altro per andare lontano”.