Anna Danesi, come tutte le Azzurre ha chiuso l’Europeo delusa, ma da campionessa combattente quale è sa bene che non può essere una battaglia finita male a cancellare le cose buone e le prestazioni belle e per alcuni versi confortanti che si sono succedute nei 15 giorni di un torneo che non si è concluso come si sperava. La centrale, intervistata da Nadia Lonati per il Giornale di Brescia, non nasconde le cose che non hanno funzionato, ma non dimentica neanche le cose buone. Ecco alcuni passaggi dell’intervista.
LE CERTEZZE – “Tutto questo ci lascia demoralizzate e stanche mentalmente, però le certezze non ce le toglie, siamo consapevoli di non aver giocato bene la finale per il bronzo e di aver avuto un black out in semifinale, ma sappiamo di saper giocare bene. Ora dovremo solo rimetterci in campo e farlo con la rabbia in più che, sì, questo Europeo ci lascia”.
LA TURCHIA – “In quella gara abbiamo fatto cose bellissime e altre meno belle, probabilmente il calo peggiore lo abbiamo avuto alla fine del quarto set (l’Italia, sul 2-1, era avanti 19-14, ndr) quando la battuta di Karakurt e il muro di Erdem hanno toccato la linea. Qualche centimetro più in là e forse in questo momento non saremmo così tristi, certo proprio quei centimetri e pochi punti ci hanno lasciato un brutto strascico che ci siamo tenute poi nel quinto set”.
CON L’OLANDA – “Non siamo mai entrate in campo. Sapevamo che sarebbe stato difficile, che avremmo dovuto ritrovare tutte le energie per portare a casa una medaglia, ma probabilmente le abbiamo lasciate tutte nella semifinale. Non so cosa sia successo; se mi andrà, più in là riguarderò le partite per capire cosa sia mancato a livello tecnico contro la Turchia ed a livello caratteriale contro l’Olanda. Certo il bilancio non è positivo, ma ci teniamo strette le cose belle fatte, soprattutto contro Vargas e compagne. Il mio Europeo, invece, è partito diesel, ma lo immaginavo, io mi carico man mano le partite si fanno interessanti”.
ESCLUSIONI – “Le voci mi hanno condizionato, dicevano che io e Myriam (Sylla) avevamo deciso con Mazzanti chi convocare. Per fortuna poi si è chiarito il tutto e noi ci siamo tranquillizzate, ma ci tengo a ribadire che le scelte spettano solo all’allenatore”.
PARIGI 2024 – “Ora dobbiamo solo riposare, anche io sfrutterò il tempo libero fino a sabato per farlo fisicamente e mentalmente: al rientro in palestra lavoreremo sodo, vogliamo staccare il pass per Parigi. Magari parleremo anche di ciò che è successo, adesso non penso abbia senso pensarci: la delusione è ancora grande”.