E’ un Wilfredo Leon felice e soddisfatto, quello che dopo aver giocato una semifinale super, lancia proclami in una intervista pubblicata sul sito ufficiale della PZPS, la Federazione Polacca, in vista della sfida decisiva con l’Italia di domani sera.
“Per ora abbiamo raggiunto il risultato minimo. La nostra missione non è ancora finita” ha detto il cubano della Sir Safety Perugia. “Sapevamo che la partita contro la Slovenia sarebbe stata molto difficile, ma abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Stiamo ancora aspettando la finale. Ho giocato abbastanza bene in questa partita, ma soprattutto nel primo set ho commesso troppi errori. È stata la mia migliore gara del torneo? Non lo so. Anche se ho segnato molti punti (25 secondo il tabellino ufficiale), sono ambizioso e so che posso fare ancora di più. – poi ha aggiunto – Non mi piace l’argento, quindi non sarò soddisfatto finché non vinceremo l’oro agli Europei. Una medaglia d’argento non mi darebbe soddisfazione perché significa sconfitta. Ho bisogno dell’oro e basta. Il nostro Paese aspettava questo momento da molto tempo. Per ora siamo arrivati in finale, ma ora aspettiamo il titolo continentale”
Riguardo alla semifinale ha raccontato: “Dopo aver perso il primo set, ci siamo concentrati di più sul giocare punto su punto, e non necessariamente sul prendere qualche punto di vantaggio. L’allenatore ci ha detto di guardare solo all’azione successiva e di continuare a fare quello che dobbiamo fare. E’ quello che abbiamo cercato fino alla fine. Per quanto riguarda il servizio, ha funzionato meglio dopo il primo set, ma penso che possiamo giocare ancora meglio in questo fondamentale” – poi Wilfredo ha specificato sulla sua prestazione dai 9 metri – “Ho servito un paio di volte bene, ma forse non così forte. In finale cercherò di battere il record (una sua battuta è stata misurata a 138kmh), più di una volta.
Il Palazzo dello Sport di Roma è un terreno di gioco positivo nella carriera del cubano naturalizzato, che qui a giocato la prima grande finale della sua carriera nel 2010 e che qui ha già vinto nel 2017 la finale di Champions League con la maglia dello Zenit Kazan. Il suo discorso si concluso con una frase semplice ed inequivocabile: “Ho già vinto un oro in questo impianto e ora voglio vincerne un altro”