Se in casa Francia l’umore er grigio dopo aver perduto l’occasione di salire sul podio vincendo la medaglia di bronzo, nella squadra slovena, l’ennesima medaglia europea conquistata dal 2015 (dopo le tre d’argento) è fonte di gioia e soddisfazione
Klemen Čebulj: “È diverso concludere il torneo con una vittoria piuttosto che con una sconfitta, anche se si tratta di una medaglia di bronzo. L’importante è aver battuto i francesi per potersi mettere al collo una medaglia e portarla a casa. Per noi è come un oro, questa partita è stata come una finale e siamo davvero contenti di aver chiuso l’Europeo con una vittoria. Eravamo molto emozionati ed energici, ma a volte anche nervosi. La cosa importante è che dopo il quarto set, quando i francesi ci hanno superato e hanno alzato il livello del gioco, non abbiamo mollato. Nel quinto set abbiamo iniziato bene, abbiamo mantenuto il vantaggio anche se abbiamo commesso qualche errore. Non abbiamo mollato, abbiamo servito molto bene, abbiamo difeso e abbiamo concluso i contrattacchi, che sono la nostra arma. Penso che possiamo essere molto orgogliosi di questa medaglia”.
Gheorghe Cretu: “La sensazione è simile a quella dopo la finale. Abbiamo perso in semifinale, ma è molto importante aver vinto oggi e chiudere la competizione con una vittoria. Con lo staff avevamo detto che sarebbe stato più facile vincere la semifinale, che la partita per la medaglia di bronzo. Ma oggi i ragazzi hanno dato prova di grande carattere, soprattutto quando gli avversari hanno pressato e cercato di farci perdere il ritmo. Ma i nostri atleti hanno creduto nella vittoria e questo successo è il risultato del lavoro svolto durante l’estate. È lo spirito di squadra che abbiamo costruito. A volte non si riesce a portare a casa una medaglia, come a Danzica. Ma sapevamo che nonostante i viaggi, le improvvisazioni nel sistema di gioco, i ragazzi hanno sempre dimostrato carattere. Bisogna avere il coraggio di affrontare tutte queste sfide e la sfida di oggi non era solo la ‘finale’, ricordate che abbiamo battuto i campioni olimpici”.
Alen Pajenk: “È molto bello quando vinci, soprattutto nella partita per la medaglia. Penso che abbiamo giocato davvero ad alti livelli, è ancora meglio contro i campioni olimpici, i francesi, che sapevamo non avrebbero mollato fino alla fine, e cinque set lo hanno dimostrato. È sempre così con i francesi che anche se sei in vantaggio per 2:0 e 23:15, non si arrendono, sanno ancora come recuperare ed è quello che è successo, ma non gli abbiamo permesso di vincere. Nel quinto set abbiamo raccolto le forze, abbiamo dato davvero il massimo. Non c’era più nessun esame di recupero e fortunatamente abbiamo vinto.”
Jan Kozamernik: “Che partita tesa. Onestamente è un po’ difficile raccogliere i miei pensieri. E’ una sensazione fenomenale, dire addio al torneo con una vittoria. Dopo essere stati rimontati due set, ci siamo risollevati e abbiamo giocato come se fossimo un’altra squadra. Siamo scesi in campo con energia, abbiamo creduto nella vittoria e non abbiamo lasciato che i francesi avessero la meglio su di noi. Abbiamo meritato questa vittoria, abbiamo giocato per Gregor e per tutta la Slovenia, per tutti coloro che sono venuti a tifare. Significa molto per me e vi ringrazio tutti”
Dejan Vinčić: “Come dicono gli italiani? “Vieni, vedi, vinci” O qualcosa del genere. Sono molto orgoglioso dei ragazzi per avermi portato dove sono ora. Sono felice di avercela fatta, di aver tenuto duro e di non essere crollato. Ci siamo attenuti a quanto detto nello spogliatoio e abbiamo fatto ciò che ci eravamo prefissati. Sono felice per questi ragazzi che hanno lavorato e lavorato e lavorato tutta l’estate per arrivare a questo punto. Non è stato facile per me venire ieri e prepararmi per una cosa del genere. È stata un’esperienza davvero folle, ma sono molto felice e orgoglioso che tutto sia andato come è andato. Per la prima volta siamo riusciti a concludere una grande competizione con una vittoria e questo bronzo, brilla come l’oro”.
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