Earvin Ngapeth all’indomani del quarto posto nella rassegna continentale ha rilasciato una intervista in cui si dice fiducioso di poter ritrovare la migliore condizione per i Giochi Olimpici del prossimo anno. Il martello transalpino ammette che le sue condizioni fisiche non erano ottimali per affrontare un impegno importante come i Campionati Europei e lancia anche delle accuse dirette verso la sua ex-società Modena Volley per non aver fatto tutto il necessario per farlo recuperare dall’infortunio subito nella scorsa primavera.
CONDIZIONE FISICA – “Sono al 50%, non ho la velocità che mi serve, non ho la forza, né l’esplosività. A parte l’energia che puoi mettere quando torni, ho anche un certo peso: la senti quando torni, fa sorgere domande negli altri, ma io sono stato fermo quattro mesi, altri giocatori erano infortunati. Se gli italiani, i polacchi o gli sloveni avessero avuto gli stessi problemi che abbiamo avuto noi, non sono sicuro che sarebbero arrivati in semifinale […] Quando perdi (3-0 in semifinale contro l’Italia), vedi tutti i lati negativi. Ad un certo punto bisogna restare lucidi e vedere cosa c’è di positivo, abbiamo “faticato” per due mesi e siamo arrivati in semifinale”.
L’INFORTUNIO PIù LUNGO – È l’infortunio più lungo della mia carriera. Modena non ha fatto il suo lavoro. Ho detto che mi faceva male il ginocchio, ma non sono stati fatti esami approfonditi. C’erano gli esami, ma leggere gli esami non è il mio mestiere e mi hanno detto che non c’era niente. Giocavamo una finale di Coppa Europea (Coppa CEV vinta contro i belgi di Roeselare ndr) e quando sono arrivato in Francia e ho detto “È strano, mi fa ancora male il ginocchio”, abbiamo fatto degli esami e mi è stato detto che c’era una lesione nel tendine . Difficile che lo staff medico di Modena non l’abbia visto […] La società modenese ha una responsabilità enorme, non avevamo possibilità di turnover, di far riposare i giocatori più esperti, Penso che abbiano preferito non dirmi che c’era una lesione nel tendine. Non dico che non avrei giocato la finale. D’altro canto avrei iniziato prima la cura per essere in buona forma per L’Europeo”.
LA SCELTA HALKBANK “Può sempre andare peggio. Puoi avere un grosso infortunio ed essere fuori per le Olimpiadi, abbiamo stagioni così lunghe. Lo vediamo quando siamo a rete: noi francesi siamo più piccoli degli altri, siamo più magri, siamo più fragili fisicamente delle altre squadre, ma questa è anche la nostra forza, siamo più veloci. Ma fisicamente quando finiamo le stagioni veniamo messi alla prova. Anche per questo ho deciso di andare in Turchia: il campionato è meno lungo e faticoso. L’Halkbank Ankara è una squadra che ha ambizioni in Champions League, ma potrò prendere fiato e prepararmi meglio fisicamente […] La prossima estate dovremo arrivare in buona forma”.
Per noi non è preoccupante perché sappiamo cosa è successo. Non abbiamo mostrato la nostra vera natura […] Sono abbastanza fiducioso, sono abbastanza sereno. La cosa più importante per noi è arrivare in buona forma fisica […] Lavoreremo di meno, saremo campioni olimpici, perché saremo al massimo delle forze, se non avremo avuto problemi fisici”.
fonte: ouest-france.fr