Pallavolo – Pietro Maschio parla di Velasco, doppio incarico e del fallimento azzurro di questa estate

Il co-presidente dell’Imoco Conegliano Pietro Maschio, intervistato da Il Gazzettino ed.Treviso ha parlato di nazionale, dell’estate fallimentare e del nome del prossimo ct. Su Julio Velasco ha sottolineato la sua relativa esperienza nel settore femminile. In particolare ha sottolineato che sarebbe opportuno ragionare sul divieto al doppio incarico…
VELASCO – “Non conosco niente in più di quanto è stato riportato da giornali e siti – ¬ racconta Pietro Maschio – ¬ ma da quanto so Mazzanti è ancora ufficialmente l’allenatore della Nazionale. Per quanto riguarda Velasco è un tecnico di grande fama, anche se potrebbe trattarsi di una mezza scommessa considerata la relativa esperienza con il volley femminile”.
DOPPIO INCARICO – “Santarelli, Guidetti e Lavarini: forse è arrivato il momento di ragionare sul divieto al doppio incarico, considerato anche il nome di Velasco. Tuttavia capisco che sia difficile che un allenatore che svolge il suo mestiere con una squadra italiana possa guidare anche l’Italia, onde evitare possibili malumori o voci”
ONERI E ONORI – “L’allenatore è un ruolo di grande responsabilità, che comporta oneri ed onori, in cui il risultato inficia inevitabilmente sui giudizi. Non spetta a me valutare quanto fatto, ma penso sia evidente che sono state sbagliate alcune cose in questi mesi. Pur essendo comprensibile la scelta di non portare la prima squadra per la VNL, avevo già detto in passato che l’Europeo sarebbe stato da considerare fallimentare qualora l’Italia non avesse conquistato l’oro. Così come ritengo un fallimento non aver conquistato il pass alle Olimpiadi durante il preolimpico, anche se non qualificarsi tramite ranking sarebbe un’impresa”
LE MIGLIORI – “Principalmente penso che la Nazionale debba presentarsi con le 14 migliori atlete a disposizione a questi eventi, non sempre possono o devono andare d’accordo dentro e fuori dal campo, ma è necessario che siano allineate verso lo stesso obiettivo, come già successo in passato, a prescindere da possibili differenze caratteriali o altro”.