(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) L’Italia cade pesantemente contro la Germania (trascinata da un grande Grozer) ed improvvisamente si accorge che la qualificazione olimpica non è un diritto acquisito per i campioni del Mondo e per farla sua dovrà lottare e faticare, anche se sente le sue risorse nervose in esaurimento. Una sconfitta che onestamente dobbiamo dire giusta per quello che ha mostrato il campo, ma che è figlia di una stagione folle ed anche di scelte non sempre giustificate, che hanno ridotto il famoso gruppo “Noi Italia” a poche unità. De Giorgi con i suoi ragazzi continuano a battersi allo stremo delle forze, ma 4 mesi di viaggi e di sfide ad alto livello li ha portati a consumare tante energie di testa, accoppiate a quelle fisiche che non sono facili da rigenerare in poche ore o giornate.
Sconfitta dalla Germania 3-1 (26-24, 18-25, 25-20, 25-23) l’Italia ora non è più la prima della classe nella pool A e deve riuscire a ricompattarsi per guadagnare quella qualificazione, che non è una cosa dovuta, ma un qualcosa da conquistare.
Oggi l’Italia ha meritato la sconfitta, anche se l’orgoglio che ha messo in campo è stato quello di sempre, ma davanti ha trovato una Germania con più fame di lei, con più forze di lei, con più entusiasmo di lei.
Ora i tedeschi possono sognare in grande, di tornare ai Giochi dopo aver saltato le ultime due edizioni, ma per farlo dovranno riuscire a dare ancora tutto loro stessi nelle ultime 3 abbordabili gare.
Tre gare sono anche quelle che deve giocare l’Italia dopo la giornata di riposo. Battere Iran, Cuba e Brasile darebbe anche a Giannelli e compagni la sicurezza di andare a Parigi 2024, ma non devono affrontare gli impegni con la sicurezza di chi è campione del mondo e sa che il ranking Mondiale è più di una rete di salvataggio. Altre debacle come quella odierna minano le certezze e l’autostima, che per l’esperienza che abbiamo vissuto in 30 anni di volley internazionale poi non è così facile riacquistare. Poche parole e tanti sacrifici: questo serve a Giannelli e compagni per conquistare quello che meritano tecnicamente e qualitativamente.
CRONACA – Primo set equilibrato giocato punto su punto fino alle battute finali con la Germania in grado di portarsi sul 24-21. A quel punto però un buon turno al servizio di Giannelli ha permesso agli azzurri di impattare la situazione sul 24-24. Proprio sul più bello però prima un attacco di Grozer e successivamente un errore dell’Italia ha regalato ai tedeschi l’1-0 grazie al 26-24 conclusivo che ha lasciato più di un rammarico per come è maturato.
Nella seconda frazione gli azzurri sono partiti decisamente meglio mostrando una maggiore fluidità di gioco; la maggior brillantezza del gioco ha consentito a Giannelli e compagni di accumulare un buon margine di vantaggio (+5) poi amministrato fino alla conclusione senza particolari patemi: 25-18 e parità sull’1-1 .
Terzo set di nuovo all’insegna dell’equilibrio con gli azzurri molto fallosi e tedeschi invece più precisi. A quel punto De Giorgi ha provato a cambiare qualcosa inserendo Rinaldi al posto di Michieletto con la Germania avanti nella fase clou (+5, 22—17) e in grado di gestire fino al 25-20 complice, ancora una volta, un’Italia molto fallosa.
Nel quarto di nuovo Michieletto in campo, ma nel complesso la situazione è rimasta invariata con Giannelli e compagni non in grado di giocare al massimo delle loro potenzialità. Sul 14-10 in favore della Germania De Giorgi ha cambiato la diagonale inserendo Sbertoli e Bovolenta, doppio cambio preceduto da quello di Rinaldi con Lavia. I cambi effettuati hanno sì sortito una discreta reazione ma i tedeschi sono riusciti ad avere la meglio per 3-1 grazie al 25-23 che ha decretato la conclusione di set e match.
Seguiranno dichiarazioni
ITALIA-GERMANIA: 1-3 (24-26, 25-18, 20-25, 23-25)
ITALIA: Michieletto 13, Sanguinetti 7, Romanò 16, Lavia 12, Galassi 10, Giannelli 2, Balaso (L). Sbertoli 1, Rinaldi, Bottolo, Bovolonta 2. N.e: Mosca, Cortesia, Scanferla (L). All. De Giorgi
GERMANIA: Krick 7, Tille, Schott 7, Brehme 13, Grozer 31, Reichert 11, Zenger (L). Röhrs, Zimmermann, Fromm. N.e: Kaliberda, Karlitzek, Krage, Maase. All. Winiarski
Arbitri: Maroszek (POL), Vera (PER).
Durata set: 28’, 24’, 29’, 28’.
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