E’ un Angelo Lorenzetti pimpante ed anche un pizzico polemico quello che si legge nell’intervista di Roberto Barbacci sul Corriere dello Sport. Il neo tecnico perugino, presenta il campionato della sua nuova squadra, parla di un campionato con molte pretendenti, ma si sofferma soprattutto su due dei suoi super fuoriclasse, Simone Giannelli e Wilfredo Leon, e sottolinea come ritenga una nota stonata l’intervento del ct De Giorgi che nei giorni scorsi ha parlato di rivedere il calendario, per comprimere la stagione e dare maggiore spazio agli azzurri che ancora devono staccare i biglietti per volare a Parigi
SIMONE GIANNELLI – “Simone è un grandissimo giocatore. Quando è stato mandato via da Meno, perché non è stata una sua decisione, s’è comportato da signore. Ha ringraziato e ha voltato pagina. Qualcuno parlo di frizioni col sottoscritto, ma nulla di più falso. Lo ritrovo con piacere, anche se cambiato: nel mentre ha vinto un Europeo, un Mondiale con la Nazionale e uno per club”.
WILFREDO LEON – “Leon è sempre stato Leon, solo che lo scorso anno veniva da un’operazione e per questo ha fatto più fatica. In nazionale Leon ha battuto benissimo, e tutti l’hanno osannato. Ma sia nei momenti duri che in quelli belli i giudizi vanno ponderati. A volte basta poco per cambiare opinione: se uno attacca col 60% va bene, col 40% meno, e non è giusto. i.e pamle, poi, vanno filtrate. Kaziyski in questo è un maestro: si fa scivolare tutte le critiche addosso”
FERDINANDO DE GIORGI – “Ammetto che la frase `nessuno pensa ai ragazzi” pronunciata da Fefé l’ho trovata un po’ stonata. Bisognerebbe capire se è una frase che ha a che fare con la sfera “tecnica” o se con quella `politica”. Ognuno fa gli sforzi che ritiene necessari e adeguati, e non so se comprimere la stagione dei club possa essere la soluzione. Personalmente io d’estate faccio sempre il tifo per la Nazionale, ma quella frase un po’ mi stona”
