Pallavolo – Il presidente federale Giuseppe Manfredi in Calabria parla del riposo degli atleti, di Parigi 2024 da raggiungere, della scelta del prossimo ct delle azzurre e di tanto altro ancora

(Daniela Critelli per iVolleymagazine.it) In occasione della “Cerimonia di premiazione dei successi delle società Calabresi”, che hanno dato lustro al volley regionale e nazionale per la stagione 2022–2023, abbiamo incontrato il presidente della Federvolley Giuseppe Manfredi, con il quale abbiamo parlato di svariate tematiche, comprese quelle particolarmente spinose, in una piacevole chiacchierata su quello che è l’attuale mondo del volley e sulle sue prospettive future. Ne è venuto fuori un quadro particolarmente interessante, che ha messo in risalto la grande volontà di fare bene di un
Presidente che non ha lesinato l’impegno in due anni e mezzo di un quadriennio che si concluderà con le Olimpiadi di Parigi nel 2024.
Dopo la mancata qualificazione diretta delle nazionali maschili e femminile a Parigi 2024, una chiave di lettura potrebbe essere quella di una estate eccessivamente ricca di impegni agonistici: non crede che sarebbe il caso che la Federazione internazionale pianifichi un calendario più umano?
“La prossima estate ci saranno le Olimpiadi e la Federazione internazionale ha già programmato quella che sarà la prossima stagione agonistica in cui credo riusciremo a far riposare i nostri giocatori. È vero, quest’anno non abbiano centrato alcuni obiettivi, però ricordiamoci che abbiamo vinto una bellissima medaglia d’argento con la nazionale maschile. Non ci sono alibi, qualcosa non è andata bene e adesso metteremo in campo i correttivi giusti”.
L’estate agonistica è stata anche segnata dal caso Paola Egonu: quali sono le sue riflessioni in merito ad una querelle che fa ancora discutere appassionati e addetti ai lavori?
“Io non ho riflessioni particolari da fare, quello che ho già detto posso ripeterlo in qualunque momento: Paola è una delle atlete più attaccate alla maglia azzurra, ha chiesto di avere qualche momento di riposo e noi, in maniera molto corretta, l’abbiamo accontentata”.
Restando in tema nazionale, dopo l’uscita di scena di Davide Mazzanti, quale sarà il prescelto per sedere sulla panchina dell’Italvolley rosa? I nomi più gettonati sono quelli di Julio Velasco e “mister secolo” Lorenzo Bernardi?
“Lo comunicherò entro il 31 dicembre, questo è il tempo che mi sono dato e che il Consiglio federale mi ha dato per chiudere questa vicenda. Non prendiamoci in giro, c’è la fila per allenare la nazionale femminile, ho ricevuto tante proposte e sicuramente sceglieremo la soluzione migliore”.
Dal punto di vista regolamentare, da anni il volley insegue sempre più lo spettacolo spesso a scapito della tecnica: non crede che si dovrebbe porre un freno a questo modus operandi che sta snaturando il gioco del volley?
“Assolutamente no, non condivido questa chiave di lettura, la gente viene a vedere la pallavolo perché la ama e perché vuole vedere”.

Foto di Massimiliano Natale