Massimo Righi, presidente della Lega Pallavolo Serie A è intervenuto nella prima puntata della nuova stagione di “After Hours, la SuperLega di Notte”, ed ha messo in primo piano l’annosa situazione del calendario della pallavolo a livello globale: “Come avevo detto anche in sede di presentazione della stagione, al volley mercato questa estate, questo è l’ultimo campionato così, costi quel che costi, con questa stagionalità non è possibile fare le attività, per cui mai più un campionato così. Non so se grazie a quelle dichiarazioni o al lavoro che abbiamo fatto in questi anni, la Federazione Internazionale ha convocato per mercoledì primo Novembre un incontro con tutte le Leghe più rappresentative al mondo, quindi saranno presenti la Lega cinese, la Lega giapponese, ovviamente la Lega italiana, la Lega polacca, la Lega turca e la Lega brasiliana. Saremo chiamati a un confronto, insieme alla FIVB, a Losanna, sui calendari dei prossimi 5 anni, sulle date esatte, quindi fissare, speriamo con il “sangue”, le date di tutti gli eventi dei prossimi 5 anni. Tali da garantire il corretto riposo e la corretta preparazione ai campionati sia per gli atleti che per le squadre. Cosa voglio dire, voglio dire che noi avremo sicuramente un periodo che è 15 Ottobre-15 Maggio, ma un evento internazionale non può finire il 10 Ottobre, come questo anno, perché è chiaro che noi non possiamo iniziare il 15. Abbiamo bisogno che gli eventi finiscano al massimo il 20 di Settembre, per dare riposo agli atleti e un po’ di preparazione. Questa è la cosa più importante che da affrontare abbiamo nei prossimi giorni ed è il frutto del lavoro di questa estate”. Poi su domanda di Andrea Zorzi: “Quindi voi lottate per garantire 6 mesi di campionato con un po’ di preparazione per non arrivare con il fiato lungo…” La risposta di Righi è stata chiara: “Sette mesi, più il giusto riposo per gli atleti che deve essere un mese almeno, 15 giorni prima e 15 giorni dopo gli eventi, però avere anche il tempo, prima che inizi il campionato, di integrare i giocatori che arrivano dalle Nazionali con un paio di settimane di allenamento, questo è l’obiettivo”
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Inutile dire che questo sconvolgerebbe completamente quella che è stata per oltre 30 anni l’attività della grande pallavolo (dalla nascita nel 1990 della World League). In pratica si tornerebbe indietro sull’indirizzo spettacolare a tutto tondo, per promuovere una disciplina che ha dimostrato di saper attirare sugli spalti dei palazzetti di tutti continenti decine e decine di migliaia di appassionati. Tornerebbe ad essere centrale l’attività dei singoli campionati nazionali, con il contorno delle Coppe che di fatto esistono soltanto in Europa e che spesso non brillano per il loro appeal.
Partiamo da quello che è il motivo del contendere la troppa attività degli atleti. A loro che sono gli attori verrebbe concesso un mese di riposo assoluto. Quando, in quale periodo della stagione? Questo è sempre stato il vero problema. Che riguarda soprattutto le star del movimento. Se i club vogliono 7 mesi di attività (non si capisce se compresa o meno la preparazione), facendo i conti con il pallottoliere, rimarrebbero soltanto 4 mesi (o anche meno) in cui comunque sia 100/200 grandi giocatori dovrebbero da una parte ricominciare la preparazione per l’attività internazionale, per poi affrontare la VNL (ci sembra impossibile che possa essere abolita…) e una sola grande manifestazione stagionale (Olimpiadi, Mondiali, Campionati continentali).
Staremo a vedere…