“Già esordire a Modena è stata un’emozione davvero incredibile, che mai mi sarei immaginato”. Confessa Nicola Zonta, regista di Milano che si appresta a vivere il suo esordio all’Allianz Cloud, dove i riflettori si accenderanno per la prima volta nella stagione sul volley maschile di alto livello, in occasione della sfida del sestetto milanese con Piacenza. “Credo sia il sogno di qualsiasi giocatore di volley. Piazza mi ha, e ci ha preparato molto bene, a livello psicologico. Ci ha detto di isolarci il più possibile. Poi, quando l’arbitro fischia o forse meglio, dopo i primi palloni, si entra in una dimensione diversa. Esordire in casa all’Allianz Cloud per me sarà egualmente emozionante”.
Che tipo di avversario ti aspetti?
“La Gas Sales Bluenergy Piacenza è una delle maggiori candidate a vincere il campionato, sono una squadra molto forte. E’ vero che abbiamo giocato due volte nella pre season con loro, e una volta abbiamo vinto, ma, nel sestetto, Anastasi non aveva tre giocatori del calibro di Romanò, Lucarelli e Scanferla. Cambierà completamente il loro modo di giocare. Noi dovremo approcciare bene la partita ed essere subito aggressivi”.
Hai chiesto qualche consiglio a Paolo Porro?
“Paolo è stata una delle mie guide fin dal primo allenamento e in particolare nelle amichevoli che ho giocato, da quando lui è fermo ai box. Gli ho chiesto di aiutarmi a capire sia il gioco sia la parte emotiva e mentale. Sia lui, sia gli altri giocatori della squadra hanno fatto di tutto affinché potessi stare sereno e tranquillo. Il capitano, in particolare, mi dà molti consigli anche in partita, sul posizionamento del muro. Tutti mi hanno fatto sentire la loro fiducia, aggiustando anche i palloni imperfetti”.
Se dovessi dare un’idea di qual è la maggiore differenza tra A3 e Superlega?
“Beh a parte il pubblico, sicuramente la fisicità di certi giocatori, più della velocità di palla”.
Chi è venuto a vederti a Modena e quale è stata la prima telefonata che hai fatto dopo la partita?
“C’erano i miei genitori e anche il mio primo allenatore, Paolo Mattia. La prima telefonata è stata alla mia nonna materna, Anna, alla quale sono molto legato”.
Foto di Caterina Zattarin