(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Sembra di essere a maggio 2024 ed invece siamo soltanto a novembre 2023. No non parliamo delle particolari condizioni climatiche che abbiamo vissuto negli ultimi mesi, ma dei rumors di mercato che hanno come centro dell’attenzione soprattutto L’Imoco Conegliano. Il campionato si è iniziato soltanto da 7 giornate (6 per le venete che devono recuperare la gara con Roma) e già le notizie sulla squadra che verrà occupano tutti gli spazi riservati allo sport delle schiacciate.
Un tempo di mercato (e sembrava presto…) si cominciava vociferare all’inizio dei play off, poi era l’inizio dell’anno solare ad accompagnare le novità, vere o false sulle squadre del futuro. Quest’anno addirittura, si è cominciato a parlarne in autunno, nemmeno tanto inoltrato.
Ormai sembra assodato che Gabi lascerà il Vakifbank ed arriverà nella nostra A1 nella mattatrice dell’ultimo decennio Conegliano. Smentite ufficiali al riguardo non ne abbiamo lette. Si sa (si dice ndr) anche il suo ingaggio: un milione e 200 mila euro. A breve giro di posta si è sentito parlare anche del ritorno di Egonu in Veneto, dalle voci sembra che questa eccezionale fuoriclasse non riesca trovare pace. Da capire se sia Monza che voglia lasciarla andare via, soltanto dopo 2 mesi di gare, dopo averla inseguita per diverse stagioni. Oppure l’opposto di Cittadella a voler tornare nel confortante e confortevole mondo Imoco.
Questa notizia si è accesa nel giro di poche ore e poi altrettanto velocemente è finita in un angolo.
Di ieri la voce raccolta e pubblicata dai colleghi turchi di voleybolmagazin.com: “Scambio di panchine tra Santarelli e Lavarini” il primo con le valige pronte per Istanbul sponda Fenerbahce ed il tecnico piemontese che andrebbe alla guida di quella che sarebbe una squadra da sogno in Veneto.
Il co-presidente dell’Imoco Pietro Maschio oggi ha spento questa ipotesi dichiarando a Francesco Maria Cernetti per il Gazzettino: “Ieri mattina a colazione io e Daniele abbiamo letto questa notizia e ci siamo fatti una bella risata, neanche lui ne sapeva niente”…
Se son rose fioriranno, ma come sempre a primavera inoltrata.
