Una partita, l’ennesima, in cui due formazioni costruite per stare in alto se le sono date di santa ragione. Ancora una volta, però, sul match tra Yuasa Battery e Consoli Sferc Brescia di domenica pomeriggio è valsa la legge del PalaGrotta, dove l’ormai consueto tripudio di oltre 800 presenti si è esaltato nelle gesta di Marchiani e compagni, e li ha letteralmente trascinati alla vittoria anche quando le cose sembravano farsi complicate.
Due squadre con grandi attaccanti, che non si sono risparmiate mai e, anzi, se le son date di santa ragione anche leggendo i numeri, perché non è roba di tutti i giorni leggere che chi ha vinto ha attaccato col 65% di positività, e chi ha perso l’ha fatto col 61%. Indicatori pazzeschi per la serie cadetta, sintomo di ottimi roster ma anche di grandi registi, e se per il 43 enne bresciano Tiberti parla un’intera carriera, chi non finisce mai di stupire è invece Manuele Marchiani, in questo avvio di stagione sicuramente tra gli alzatori top di categoria.
“Sicuramente avere altri sei compagni che aiutano – le parole a caldo del regista loretano, cui solo una prestazione mostruosa di Breuning ha tolto la palma di MVP – e soprattutto che sono capaci di decidere la partita con una giocata mi aiuta molto a stare tranquillo e gestire in maniera ottimale. Brescia è una signora squadra, con ottime individualità e molta esperienza, grazie a questo la mettono sulla tecnica ma anche sull’agonismo, soprattutto in un palazzetto come il nostro dove non hanno solo 6-7 avversari ma un intero palazzetto contro. Giocare in un palas così è un grande spettacolo, un supporto continuo. Da quando sono qui è stato sempre un crescendo, i risultati aiutano, i tifosi ci aiutano e dunque speriamo di continuare così.”
Una gara in cui non sono però mancati spigoli e nervi, come testimonia il rosso a Gavilan per aver risposto alle provocazioni dei tifosi. “Anche la nostra è una squadra con giocatori di esperienza e qualità – aggiunge coach Ortenzi – stasera c’è stato un momento in cui eravamo nervosi e non riuscivamo a venirne fuori, quando è così bisogna tornare a far bene la tecnica, i ragazzi stanno dimostrando grande maturità per ora da questo punto di vista, nel fare lo switch quando serve e nel rimanere sempre aggrappati al match anche quando si commettono errori brutti, sopportandoli da squadra.”
Sulla classifica invece l’allenatore fermano è molto cauto: “E’ un campionato equilibrato in cui tutti vincono con tutti, ai ragazzi prima della partita ho detto che noi dobbiamo pensare a noi, a continuare a costruirci una identità di squadra e giocare con questo entusiasmo. Bisogna guadagnarsi ogni set ed ogni punto, con tanta voglia di fare ancora qualche passo in più.”
Entusiasmo, sorrisi e territorio che sta rispondendo alla grande, nel sostenere una squadra che non ha alcuna intenzione di fermarsi.