(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Abbiamo conosciuto anche il “Velasco pensiero” di questa sua nuova avventura sulla panchina della nazionale azzurra femminile. L’uomo è sempre quello con idee chiare e principi consolidati. Forse un po’ meno rigido nelle espressioni, ma sempre convinto che il dovere di un tecnico è quello di fare del tutto per cercare di vincere, seguendo le sue idee e decidendo in prima persona cosa si deve fare o non fare in palestra.
Velasco ha ripreso le linee guida con cui nel 1989 iniziò la splendida avventura per portare l’Italia in cima al mondo: la sua squadra sarà composta da atlete che daranno la disponibilità incondizionata a svolgere il lavoro che lui e il suo staff chiederanno. Ci sarà “”Massima disponibilità all’attenzione ai problemi personali, ma decidiamo noi. Questo include il rapporto con i club”. I collegiali ha anticipato prevederanno settimanalmente 5 giorni di lavoro e due di libertà, come lui stesso per primo decise con la maschile nel 1989.
Al suo fianco ci sarà nel ruolo di secondo Massimo Barbolini, che lui ha svezzato come tecnico a Modena vincendo 4 scudetti nel maschile insieme, perché ha spiegato che per quel ruolo serve un tecnico di serie A1 e chi meglio dell’allenatore italiano più vincente poteva scegliere?
Nello staff ci sarà anche Lorenzo Bernardi, che lavorerà soprattutto con le ragazze che non parteciperanno ai lunghi viaggi di Vnl che aspettano il gruppo e che in pratica dovrà guardare anche al futuro che fino al 2025 sarà con Velasco in panchina. Pur non facendo nomi Velasco ha sottolineato che vuole inserire un tecnico donna giovane nello staff.
Inevitabile c’è stata la domanda se pensa di utilizzare Egonu ed Antropova insieme e lui, pur lasciandosi aperta una posta aperta ad un ripensamento, ha sottolineato che la sua idea è di avere 2 opposti forti, che non c’è tempo per esperimenti che hanno un risultato dubbio, che materialmente è impossibile pensare di affrontare una Olimpiade in cui si punta chiaramente ad una medaglia con una formazione che non abbia superato il battesimo delle grandi sfide.
Poi ha concluso su questo tema, che nel 2023 l’Italia non ha avuto il problema di fare punti, ma di ricevere bene. Prima indicazione tecnica del “Velasco Pensiero”: che, per quanto lo conosciamo, sicuramente sta già studiando quale può essere il nome o i nomi nuovi da inserire nella squadra azzurra.
Foto di Fiorenzo Galbiati